Convivere con i “capricci” dell’intestino non è facile: stress
e ansia sono sempre in agguato, e spesso finiscono proprio con il
peggiorare la situazione, aggravando ulteriormente i disturbi. E
allora perché non provare con un po’ di meditazione?
Un
gruppo di ricercatori australiani del St. Vincent’s
Hospital di Melbourne lo ha fatto, ottenendo risultati molto positivi
su pazienti che purtroppo si trovavano ad affrontare qualcosa di
molto più serio che semplici problemi intestinali: parliamo infatti
delle malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Chron
e la colite ulcerosa.
La sperimentazione ha coinvolto 60
giovani pazienti, con un’età media di 36 anni: tutti avevano alle
spalle una lunga convivenza con la malattia (in media 11 anni) e 24
di loro, in particolare, erano ancora in piena fase acuta.
Per alleviare il peso psicologico dei
sintomi, i ricercatori hanno proposto loro di seguire un corso di
meditazione basato sulla tecnica di mindfulness, che insegna
la mente a concentrarsi sul “qui” e “ora”. Il programma
prevedeva otto lezioni settimanali di gruppo e una serie di esercizi
da fare da soli a casa. Quasi 30 pazienti hanno accettato di buon
grado questa proposta e sono riusciti a portare a termine il corso,
mentre gli altri non ci hanno provato e hanno deciso di continuare la
loro solita lotta alla malattia.
A distanza di due mesi, le differenze
fra i due gruppi erano lampanti: i pazienti che avevano praticato la
mindfulness avevano ridotto in maniera significativa i livelli di
ansia e depressione (misurati con test scientifici), ed erano
riusciti a migliorare la loro qualità di vita, sia da un
punto di vista fisico che psicologico. Questi benefici, poi, si sono
mantenuti anche a distanza di sei mesi, con grande soddisfazione da
parte dei pazienti.
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Elisa Buson
