A causa dei sintomi simili a quelli di un banale mal di schiena, la spondilite anchilosante viene spesso confusa con una semplice lombalgia. Di conseguenza, la diagnosi e l’accesso ai trattamenti che ne riducono le sensazioni dolorose, il più delle volte sono tardivi.
Se non viene curata
Se non viene trattata nell’immediato, infatti, la spondilite anchilosante rischia di diventare estremamente invalidante, perché provoca un danno osseo irreversibile. Circa il 70% dei pazienti che soffrono della forma severa della patologia, sviluppa, nel corso di qualche anno, una fusione dei corpi vertebrali con significativa riduzione della mobilità della colonna vertebrale. Oltre alle conseguenze sulla socialità e sulla dimensione lavorativa, ci sono anche quelle che riguardano la sfera emotiva: depressione, ansia e isolamento sono spesso inevitabili per chi soffre di spondilite anchilosante grave.
Diagnosi precoce
L’importanza della diagnosi precoce è quindi fondamentale, come ci spiega nella videointervista Gianfranco Ferraccioli, Ordinario di Reumatologia, Fondazione Policlinico Gemelli, UCSC, di Roma. Anche perché, una volta individuata dal reumatologo,la spondilite anchilosante ha la possibilità di essere trattata con farmaci di nuova generazione, che ne inibiscono il processo infiammatorio migliorando la qualità di vita dei pazienti.
Giulia Masoero Regis
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