Abbiamo imparato da giorni che i sintomi più importanti della Covid-19 sono simili a quelli dell’influenza stagionale. Si è parlato quindi di disturbi respiratori, come raffreddore, tosse secca, febbre anche alta, congiuntivite, fino ad arrivare a difficoltà a respirare e a una grave infezione polmonare. Proprio perché attacca in genere il sistema respiratorio viene di solito trasmesso attraverso le goccioline di Flūgge, che sono quelle che emettiamo ogni volta che tossiamo e starnutiamo. Ecco spiegato il motivo per cui si indossano le mascherine, bisogna lavarsi spesso le mani e stare a distanza per cercare di prevenire l’infezione.
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Diarrea sintomo del coronavirus
Ora però un nuovo studio mette in guardia su altre manifestazioni scatenate dal coronavirus possono colpire anche lo stomaco e l’intestino. Alcune persone possono manifestare la Covid-19 con diarrea e altri problemi digestivi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Gastroenterology.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 204 pazienti con Covid-19 nella provincia cinese di Hubei, primo focolaio della pandemia. Quasi la metà di loro, precisamente il 48,5%, aveva sintomi come diarrea, vomito o dolore addominale. Sono stati 99 i pazienti che avevano manifestato questi segnali. Novantadue di loro hanno avuto anche sintomi respiratori, mentre sette solo intestinali.
Diarrea sintomo del coronavirus:
spesso decorso della malattia più grave
Gli scienziati hanno scoperto quindi che per alcuni pazienti prima che si manifestino i problemi di carattere respiratorio ci sono questi sintomi che colpiscono stomaco e intestino. Inoltre chi manifesta questi segnali ha spesso un decorso più grave della malattia. I pazienti senza sintomi come la diarrea sono stati curati più facilmente. Si parla di circa il 60% contro il 34 per cento.
Medici devono stare molto attenti a questi sintomi gastrointestinali
I ricercatori sostengono quindi che i medici devono valutare sempre la presenza di questi sintomi nelle persone che sono state a contatto con un paziente di Covid-19 e non fermarsi alla presenza o all’assenza dei sintomi respiratori. Questa consapevolezza può aiutare a identificare prima chi soffre di Covid-19, iniziare prima le cure e la quarantena.
Questi risultati sono arrivati dopo che alcuni scienziati dell’ospedale dell’Università di Wuhan e del Wuhan Institute of Virology of the Chinese Academy of Science hanno scoperto a febbraio che il nuovo virus può essere trasmesso anche in modo oro fecale, oltre che dalle goccioline emesse dal cavo orale. Nello specifico questi ricercatori avevano trovato del materiale genetico del virus in campioni di feci e in alcuni tamponi rettali eseguiti su alcuni pazienti.
Diarrea sintomo del coronavirus: la trasmissione è anche oro fecale
Lo studio evidenzia come l’escrezione del coronavirus SARS-CoV-2 tramite l’apparato digerente possa essere maggiore e durare più a lungo di quella dal tratto respiratorio. Del resto la stessa cosa avviene con altri coronavirus.
La trasmissione per via oro-fecale avviene quando il virus passa dalle feci di una persona malata, che potrebbe anche essere asintomatico, all’apparato gastrointestinale di una persona sana. Il contagio può avvenire sostanzialmente in due modi:
- in via diretta, quando c’è un contatto diretto tra le due persone. Di solito riguarda le infezioni che si prendono in ospedale o tra i bambini;
- la trasmissione indiretta succede quando c’è un veicolo, che trasporta il virus. I veicoli più importanti sono le mani dopo che sono entrate in contatto con superfici contaminate o i rapporti sessuali.
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