La sigaretta elettronica può uccidere? È la domanda a cui stanno cercando di rispondere gli esperti. Anche se nell’immediato le autorità sanitarie americane hanno definito la morte di un uomo in Illinois a causa di grave patologia respiratoria dopo aver fumato una e-cig come «la prima vittima della sigaretta elettronica», certezze ancora non ce ne sono. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) statunitensi stanno infatti indagando per capire se sigaretta elettronica e malattia respiratoria siano collegate da un legame causa-effetto.
Sintomi simili in fumatori di e-cig
Prima del decesso, il paziente – di cui non si conosce l’identità ma solo che aveva tra i 17 e 38 anni – avrebbe manifestato sintomi quali stanchezza cronica, difficoltà a respirare, perdita di peso e oppressione al petto. Sintomi quasi identici a quelli di altre 193 persone che vivono in altri 22 Stati americani: tutti giovani fumatori di sigarette elettroniche.
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Non si è trovata una causa comune
L’ipotesi che l’utilizzo di e-cig possa essere il fattore scatenante questi sintomi è valida, ma per il momento non è stato ancora possibile risalire ad alcuna causa comune, ad esempio un particolare ingrediente, come una sostanza irritante presente nella formulazione delle e-cig. Così, non si esclude che si possa trattare di coincidenze scatenate da motivi differenti. Per ora i medici hanno escluso patologie infettive.
«Gli scienziati hanno già identificato una varietà di ingredienti nocivi nelle e-cig, dal piombo ad alcuni aromi artificiali che sono tossici. Ora è allo studio se sia uno fra questi ingredienti ad avere scatenato questa che pare un’epidemia», ha dichiarato Brian King, portavoce del Cdc.
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Meno dannose delle normali,
ma non innocue
Sulla sicurezza delle sigarette elettroniche il giudizio rimane sospeso. L’Organizzazione mondiale della sanità a luglio 2019 ha emesso una sentenza giudicandole «indubbiamente dannose» e da regolamentare e mettendo in guardia i fumatori che le adottano per cercare di smettere di fumare. Infatti, anche se le sigarette elettroniche sono considerate un’alternativa meno pericolosa alle sigarette tradizionali perché il contenuto di nicotina è inferiore o assente e si evita la combustione, le e-cig pongono comunque dei rischi per la salute.
Non aiutano a smettere
Inoltre, non ci sono prove sufficienti che dimostrino che siano di aiuto a smettere di fumare perché, come dimostrano diverse indagini, «la maggior parte le usa in parallelo alle sigarette tradizionali». Gli esperti sono preoccupati che possa passare il messaggio che svapare non faccia male e che sempre più giovani si avvicinino al mondo delle sigarette elettroniche.
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