Definiresti un alcolizzato chi beve unicamente quando esce con gli amici, quindi anche solo un paio di volte alla settimana, ma tutte le volte torna a casa ubriaco? E chi invece beve praticamente ogni sera, ma solo uno o due bicchieri di vino? Nell’immaginario collettivo gli alcolizzati sono persone che hanno sviluppato una dipendenza con l’alcol e si ritrovano attaccati alla bottiglia tutti i giorni per sentirsi meglio e perché ne ne possono fare a meno. Le situazioni descritte sono lontane da questo stereotipo, tuttavia ciò non significa che chi beve poche volte (ma tanto) e chi beve spesso (ma poco) debba ritenersi salvo dai rischi dell’alcolismo. Il termine che descrive questa categoria di persone, secondo una ricerca britannica, è l’alcolismo funzionale.
La ricerca inglese
I risultati della ricerca rilevano che in Inghilterra la generazione delle persone tra i 55-74 anni non ha mai bevuto così tanto quanto in questo periodo storico. Lo psichiatra Iqbal Mohiuddi ha commentato i dati spiegando che quasi la metà delle persone che ha un problema con l’alcol non rientra nell’immagine stereotipata dell’alcolizzato.
Le caratteristiche degli alcolisti funzionali
Come spiega lo psichiatra, spesso queste persone ricoprono ruoli importanti all’interno di società e il fatto che bevano non solo è accettato, ma è anche previsto, quasi dato per scontato. Gli alcoolizzati funzionali in genere negano il consumo di alcolici e riescono a mantenere intatte le loro responsabilità, portando a termine correttamente e con successo il loro lavoro.
Il test
Insomma, chi beve solo alcuni giorni della settimana, ma quando lo fa esagera (è il fenomeno del binge drinking), e chi beve quasi tutti i giorni, ma solo uno o due bicchieri, non si deve sentirsi estraneo al termine “alcolizzato”. Per scoprire se si è a rischio, è utile il Test CAGE: anche solo due risposte affermative devono mettere in allerta. L’acol è tossico e nocivo per il nostro corpo: può esporre al rischio di sviluppare fino a sette tipi di tumore.
L’alcol in Italia
Secondo il rapporto Istat sul consumo di alcolici in Italia aggiornato al 2016, il 21,4% della popolazione dagli 11 anni in su beve quotidianamente bevande alcoliche. Il dato è calato negli ultimi dieci anni: nel 2006 il consumo giornaliero di alcol riguardava quasi il 30% degli italiani. Continua a crescere, invece, la quota di chi beve alcolici occasionalmente e di chi li beve fuori dai pasti. Il consumo di alcolici, sia giornaliero che occasionale, è infine in calo tra gli adolescenti.
Le quantità raccomandate
È importante ricordare che il consumo di alcolici non è mai consigliato dagli esperti. Le linee guida stilate dall’Istituto Superiore di Sanità tollerano due unità alcoliche per gli uomini, una per le donne e gli over 65 e nessuna per adolescenti e donne incinte o in allattamento. Un’unità alcolica corrisponde a un bicchiere di vino (125 ml) o una birra media (330 ml) circa.
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