I fibromi uterini sono una patologia benigna che si sviluppa a carico dell’apparato riproduttivo della donna in età fertile. Si tratta di neoformazioni benigne, dovute alla proliferazione delle fibre muscolari lisce dell’utero e la loro incidenza varia tra il 20% e l’80% a seconda dell’età.
I sintomi
In molte donne i fibromi sono asintomatici, ma nel 50% dei casi si manifestano attraverso sanguinamento intermestruale (spotting), emorragie mestruali, dolore pelvico e senso di compressione, disturbi urinari (aumentata frequenza delle minzioni e incontinenza), disturbi sessuali (dolore alla penetrazione profonda e assenza di desiderio), difficoltà al concepimento, aborti spontanei ricorrenti e aumento della circonferenza addominale.
I fattori di rischio
Oltre ai fattori genetici e alle situazioni di prolungata esposizione a determinati ormoni, altri fattori di rischio possono essere l’età precoce del menarca, la sindrome dell’ovaio policistico (cliccate qui per saperne di più su questa patologia), l’obesità e la gravidanza in età tardiva.
I fibromi compromettono la fertilità?
I fibromi uterini compromettono la fertilità? E nel caso in cui non abbia ostacolato il concepimento, questa neoformazione può creare problemi alla gestazione? A queste domande risponde Alessandro Bulfoni, responsabile di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas San Pio X di Milano.
Chiara Caretoni
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