Dimostrare più anni è un fattore di rischio per diverse patologie. Non è solo una questione estetica o di vanità. Sembrare più grandi di quello che si è deve far scattare l’allarme. Lo sostiene una ricerca dei Paesi Bassi, che sostiene che portarsi male l’età può essere un fattore di rischio per malattie come cataratta, osteoporosi e perdita dell’udito, tipiche proprio della terza età.
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Qual è il rapporto tra dimostrare più anni e malattie? Lo studio dei Paesi Bassi
I ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università di Rotterdam hanno analizzato i dati di 2.700 persone di età compresa tra i 50 e i 90 anni. I risultati hanno rivelato che i partecipanti che sembravano cinque anni più giovani della loro età reale avevano migliori capacità di pensiero. Avevano anche fino a un quarto in meno di probabilità di soffrire di problemi medici, come la cataratta. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica British Journal of Dermatology. Si tratta del più ampio studio mai svolto sull’argomento. L’età percepita riflette quindi la situazione dell’invecchiamento interno.
Più sembri giovani, meglio stai anche all’interno
Secondo il gruppo di lavoro se una persona sembra più giovane, è fortemente probabile che la salute dei propri organi interni sia migliore. Sembrare più giovani fuori, significa essere più giovani dentro.
Ad ogni volontario gli esperti hanno assegnato un punteggio di età percepita, calcolato prendendo la differenza tra la loro età e la loro età stimata. In pratica se una persona dimostrava cinque anni in meno, gli scienziati assegnavano il punteggio cinque. Va da sé che più alto è il punteggio, più giovane sembra una persona.
Dimostrare più anni: ecco tutte le percentuali di rischio
Dopo aver stimato la loro età e calcolato i punteggi, gli esperti hanno rivisto i loro dati sullo stile di vita e sulla salute, come il peso, le abitudini al fumo e lo stato di salute. I risultati hanno rivelato che i gruppi che sembravano cinque anni più giovani della loro età hanno ottenuto:
- risultati migliori nei test cognitivi, il 15% in meno di probabilità di soffrire di malattie polmonari,
- il 24% in meno di rischio di osteoporosi,
- il 16% in meno di probabilità di doversi sottoporre a un intervento di cataratta,
- il 24% in meno di rischio di perdita dell’udito legata all’età.
Servono nuovi studi per capirne i motivi
Il team ha affermato che i medici dovrebbero utilizzare l’età dimostrata come “indizio diagnostico”. È uno studio osservazionale, quindi non spiega le ragioni alla base di questa scoperta. Servono nuove ricerche quindi per capirne i motivi.
L’ipotesi dei ricercatori è che un viso più vecchio è caratterizzato da un processo biologico diverso, collegato a condizioni di salute negative.