L’influenza spesso colpisce anche l’intestino. In molti casi, soprattutto nei bambini, non si tratta di banali gastroenteriti, ma di infezioni da rotavirus, che possono avere anche conseguenze gravi. Tra i rischi maggiori c’è la disidratazione, che può provocare problemi clinici pesanti in particolare nei bimbi.
In questo articolo
Rotavirus nei bambini: cos’è?
«Il rotavirus è la causa più comune di gastroenterite nei neonati e nei bambini di tutto il mondo. Colpisce praticamente tutti i piccoli entro i primi 5 anni, con episodi ripetuti di diarrea e vomito, ed è la causa più frequente di ricovero nell’infanzia», spiega Carlo Giaquinto, responsabile del servizio di malattie infettive pediatriche del dipartimento di pediatria di Padova. Nei mesi invernali, in Italia circa 50mila bambini finiscono in pronto soccorso per infezione da rotavirus. I più colpiti hanno tra i 6 e i 24 mesi d’età.
Come si trasmette?
«Il virus è molto contagioso: la trasmissione avviene più che altro per via orofecale, cioè attraverso il contatto delle mani sporche per aver toccato pannoloni o per aver accudito i bambini malati, ma anche per via respiratoria e scambiandosi oggetti, per esempio i giocattoli», dice Giovanni Gabutti, professore ordinario di igiene all’Università di Ferrara.
Rotavirus nei bambini: i sintomi
Diarrea, vomito, febbre, accompagnati da disidratazione, sonnolenza, secchezza delle mucose.
La terapia
La terapia sintomatica (non si cura il virus, ma le sue conseguenze) dipende dall’età del bambino e dalla gravità di diarrea e vomito. È bene non sottovalutare la situazione e rivolgersi subito al pediatra, che darò consigli anche su alimentazione e allattamento.
Il vaccino
Ci sono due vaccini antirotavirus a disposizione, da somministrare in due o tre dosi a seconda del vaccino. Non serve l’iniezione, ma vengono somministrati come un fermento lattico, per via orale. Al momento, però, la vaccinazione non è obbligatoria e non è gratuita.
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