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Ricostruito cuore a una bimba di 21 mesi al Gaslini

Eccezionale intervento all'ospedale di Genova. Ora la bambina sta bene e avrà una vita normale. Ecco tutti i dettagli

Era nata con una grave malformazione, ritenuta non correggibile, ed era stata rifiutata anche per un doppio trapianto cuore-polmoni. Ora grazie a un eccezionale intervento chirurgico, a una bambina di 21 mesi è stato ricostruito il cuore. L’operazione è andata come si sperava e di conseguenza la bimba di neanche due anni è tornata nella sua casa di Bergamo con la cardiopatia che è stata corretta. Ora l’aspetta una vita normale.

Ricostruito cuore: ecco com’è andata l’operazione 

La piccola è stata operata da Giuseppe Pomè, direttore dell’Uoc Cardiochirurgia dell’ospedale Gaslini di Genova. L’operazione chirurgica è avvenuta il 2 dicembre. L’équipe medica ha realizzato una correzione biventricolare con la ricostruzione del cuore della bimba, con le quattro normali cavità cardiache e con le rispettive valvole. Allo stesso tempo si è proceduto alla correzione delle anomalie del deflusso del sangue delle vene polmonari e delle vene del circolo sistemico. I medici hanno così ottenuto un cuore funzionalmente e strutturalmente normale.

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La storia clinica della bambina: operata già quando era nella pancia della sua mamma 

La diagnosi che l’aveva colpita già quando era nella pancia della sua mamma parlava di un isomerismo sinistro, canale atrio-ventricolare e blocco atrio-ventricolare completo. Già prima di nascere i medici dell’ospedale di Bergamo l’avevano sottoposta a un intervento per metterle un pacemaker e per chiuderle il dotto di Botallo. Si tratta di un condotto arterioso che permette un flusso di sangue tra l’arco dell’aorta e l’arteria polmonare durante la vita fetale e nelle prime ore dopo la nascita.

Dal momento della nascita la bambina è sopravvissuta sempre grazie ad apparecchiature per la respirazione. I primi due mesi di vita dipendeva dalla ventilazione meccanica. Successivamente respirava attraverso un’apparecchiatura meno invasiva e nutrita con un sondino naso-gastrico. Nell’ottobre scorso i medici che l’avevano in cura dalla nascita hanno deciso di dimetterla, ma escludevano possibilità di terapia se non di supporto.

Ricostruito cuore: impegnata una task force multispecialistica

Fortunatamente è poi arrivata la possibilità dell’intervento al Gaslini di Genova. L’ospedale ha proceduto a un esame multispecialistico della documentazione della bambina. «Non abbiamo riscontrato controindicazioni evidenti a un intervento di correzione cardiaca, che certo si presentava ad alto rischio, ma possibile». Così ha spiegato la situazione il dottor Giuseppe Pomè.

Ricostruito cuore: com’è stato il decorso post-operatorio?

Il decorso è stato privo di complicazioni. Finalmente la bambina respira da sola e non ha più bisogno del sondino per alimentarsi. «La prospettiva è quella di una vita sostanzialmente normale» spiega il dottor Pomè.

Cuore ricostruito: la gioia dei genitori

«Dopo tanta sofferenza, eravamo di fronte alla sola prospettiva di vederla vivere soffrendo ancora, senza essere mai uscita dagli ospedali» raccontano i genitori della bambina. «Avevamo il terrore di vederla morire da una momento all’altro. Ma non abbiamo mai perso la speranza, abbiamo continuato a cercare e abbiamo trovato la salvezza attraverso il passaparola di altri genitori di bimbi affetti da cardiopatie, operati con successo a Genova, che ci hanno consigliato di rivolgerci all’ospedale Gaslini». «Oggi nostra figlia è una bambina che inizia nuovamente a vivere. Respira autonomamente, inizia a mangiare vero cibo, inizia a giocare, ci abbraccia. Non ci sono parole per ringraziare il Gaslini: qui nostra figlia è nata un’altra volta».

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