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Di cosa si tratta
Il reumatismo articolare acuto (RAA) è una possibile complicanza sistemica che si manifesta diversi giorni dopo un’infezione della gola da parte di una particolare famiglia di batteri, gli Streptococchi di gruppo A. Questi provocano normalmente una semplice faringotonsillite, ma possono anche causare ascessi o, in soggetti predisposti, altre malattie come, appunto, il reumatismo articolare acuto, la scarlattina, l’infiammazione dei reni.
Cause
Non sono completamente note, ma si ritiene che l’infezione, in soggetti geneticamente predisposti, determini una vigorosa risposta immunitaria che aggredisce non solo i batteri responsabili dell’infezione stessa, ma anche strutture dell’organismo, come il cuore, il cervello o le articolazioni.
Sintomi
Sono diversi e di vario genere. Dolori articolari o vera e propria artrite, che insorgono generalmente entro tre settimane dalla faringite e possono colpire differenti articolazioni, spostandosi dall’una all’altra a intervalli di alcuni giorni. Infiammazione del cuore, che può essere asintomatica o manifestarsi con senso di stanchezza, incapacità a fare sforzi o dolore toracico. Il coinvolgimento di alcune strutture del cervello che determina la cosiddetta corea di Sydenham, nota nel linguaggio comune come «ballo di San Vito», consistente nello sviluppare movimenti involontari bruschi e irregolari degli arti e del corpo, associati a debolezza muscolare e disturbi emotivi. Manifestazioni cutanee con eritema marginato, vale a dire chiazze arrossate con un margine più netto del diametro di qualche centimetro che compaiono sulla cute del tronco e della radice degli arti; oppure formazione di piccoli noduli sottocutanei non dolenti, del diametro inferiore a uno-due centimetri, che compaiono in prossimità dei tendini e delle ossa più superficiali.
Conseguenze
Alcune manifestazioni possono determinare problemi anche gravi, in particolare la cardite, ovvero l’infiammazione del cuore, con il rischio di danneggiare le valvole, ridurre la capacità di contrazione, limitarne la funzione a causa di versamenti di liquido nella sacca pericardica. L’artrite, invece, pur causando dolore e limitazione al movimento nelle fasi acute, non provoca danni permanenti alle articolazioni coinvolte, e la corea di Sydenham guarisce completamente entro sei settimane o, al massimo, entro sei mesi.
Diagnosi
È sostanzialmente clinica e si pone in soggetti per lo più di giovane età con infezione recente che sviluppino una o più delle manifestazioni citate.
Terapia
È focalizzata a eliminare l’infezione da Streptococco e a controllare i sintomi associati (artrite, problemi neurologici, infiammazione cardiaca). È fondamentale effettuare una diagnosi precoce per iniziare una tempestiva terapia antibiotica. Nel caso in cui la malattia sia già conclamata, occorre avviare il paziente a un percorso diagnostico-terapeutico appropriato presso centri specializzati di immunologia e reumatologia, per instaurare terapie mirate in base alla tipologia del coinvolgimento d’organo e scongiurare danni permanenti. Infine, è necessario un controllo scrupoloso nei pazienti che abbiano già avuto un primo episodio di RAA, in quanto maggiormente a rischio di sviluppare ulteriori attacchi di malattia con potenziale evolutività grave, che possono essere prevenuti con un’adeguata terapia antibiotica.
Focus a cura di Lorenzo Dagna, primario dell’unità di immunologia, reumatologia, allergologia e malattie rare all’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano.
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