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Rettocolite ulcerose: cause, sintomi e cure

Ecco come si manifesta questa malattia autoimmune, che colpisce prevalentemente le persone under 40

La rettocolite ulcerosa è una patologia infiammatoria cronica intestinale che colpisce il colon dal retto al cieco. Interessa quindi in particolare la mucosa dell’intestino crasso: l’infiammazione provoca delle lesioni che vanno dalle erosioni fino a ulcere, responsabili dei sintomi intestinali. È una malattia autoimmune (il sistema immunitario non riesce a spegnere i processi diretti contro l’organismo al termine di una fisiologica risposta infiammatoria) e si può manifestare a qualsiasi età, anche se predilige i soggetti giovani di età inferiore ai 40 anni, colpendo in egual misura sia uomini che donne, prevalentemente nei Paesi industrializzati.

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Quali sono i sintomi?

La malattia si manifesta inizialmente con attacchi caratterizzati da diarrea e coliche addominali, associate a presenza di sangue e muco o rettorragie, con tenesmo rettale, urgenza evacuativa e dolori crampiformi pre-evacuativi. Nelle forme gravi possono esserci febbre, anemia, grave disidratazione che necessitano del ricovero ospedaliero. La malattia si manifesta con l’alternanza di fasi acute e fasi di remissione di durata variabile.

Quali sono le cause?

Non sono a oggi conosciute cause determinanti l’insorgenza della malattia. Esiste una familiarità che predispone a un maggior rischio di contrarre la malattia. L’ipotesi è che un evento infettivo batterico o virale possa scatenare in soggetti predisposti un’alterazione del sistema immunitario che innesca il processo infiammatorio cronico a livello intestinale. La rettocolite ulcerosa non si può prevenire.

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Come si diagnostica?

In caso si sospetti una rettocolite ulcerosa, dopo avere escluso una patologia infettiva con l’esame colturale delle feci, va eseguita una colonscopia con biopsie multiple in tutti i tratti del colon esaminato che consentirà di valutare l’estensione e il grado di attività della malattia.

Possono insorgere complicanze?

L’infiammazione cronica può provocare lesioni precancerose con un aumentato rischio di carcinoma del colon rispetto alla popolazione generale e altre complicazioni come il megacolon tossico, la perforazione dell’intestino e l’emorragia massiva. È possibile adottare alcuni accorgimenti per ridurre le complicanze come l’assunzione di una costante terapia di mantenimento della remissione, anche se le riacutizzazioni possono verificarsi comunque.

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Come si cura?

Non esiste una cura definitiva per la rettocolite ulcerosa, ma terapie che sono di aiuto nel ridurre o bloccare l’infiammazione intestinale, attraverso l’inibizione di processi coinvolti nell’attivazione dell’infiammazione e della risposta del sistema immunitario. I più comuni trattamenti prevedono la somministrazione di farmaci ad attività antiinfiammatoria intestinale quali mesalazina, i cortisonici, o farmaci immunosoppressori come la ciclosporina e l’azatioprina. Negli ultimi 15 anni sono disponibili nei pazienti resistenti ai trattamenti tradizionali i cosiddetti farmaci biologici, in particolare gli anti-TNF alpha come l’infliximab, l’adalimumab e il golimumab e, più recentemente, gli inibitori dei recettori delle integrine come il vedolizumab.

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