Quando si respira molto rapidamente e profondamente i livelli di anidride carbonica nel sangue diminuiscono drasticamente e subentra l’iperventilazione. Nella maggior parte dei casi a causare l’iperventilazione sono componenti psicologiche come ansia, stress, attacchi di panico, tensioni, stanchezza. Tuttavia, anche asma, BPCO, infarto del miocardio e polmonite potrebbero innescare questa condizione.
Quali sono i sintomi?
L’iperventilazione si manifesta soprattutto con respiro corto, veloce e affannoso. In alcuni casi possono sopraggiungere confusione, capogiro e formicolii.
Cosa si può fare in caso di iperventilazione?
In caso di iperventilazione da ansia o stress si può far respirare la persona in un sacchetto di carta, che riduce l’ossigeno introdotto nei polmoni e favorisce il rilassamento muscolare. Se non si ha a disposizione un sacchetto di carta, si può respirare con una sola narice, tenendo chiusa l’altra, e la bocca. Se il disturbo non dovesse attenuarsi, meglio chiamare tempestivamente i soccorsi.
Cosa non bisogna fare?
Bisogna evitare di respirare in un sacchetto di plastica, che potrebbe attaccarsi al viso durante l’atto e provocare soffocamento.
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