Ritornare a camminare, dopo una lesione spinale permanente, è il sogno di passa la vita su una sedia a rotelle e con una grave disabilità. Un miracolo, penserebbero in molti, che però oggi inizia ad assumere i contorni di realtà: ne dà notizia la rivista Brain, con i risultati di una sperimentazione internazionale che ha visto quattro ragazzi paraplegici recuperare la capacità di muover volontariamente le gambe durante un'elettrostimolazione epidurale. Il passo è stato compiuto grazie a questi elettrodi impiantati a livello della colonna vertebrale che, quando lo stimolatore è acceso, trasmettono impulsi elettrici in grado di compensare la mancata comunicazione tra il cervello e gli arti inferiori, causa della paralisi. Lo studio, condotto dai ricercatori dell'Università di Louisville, UCLA e il Pavlov Institute of Physiology, è stato parzialmente finanziato dal National Institutes of Health e dalla Chistopher and Dana Reeve Foundation.
Il primo paziente è stato Rob Summers, un ragazzo paralizzato dalla vita in giù, che si è sottoposto al primo studio pilota nel 2009, pubblicato in seguito su The Lancet, ed è oggi in grado di stare in piedi sulle propie gambe, sostenendo il suo stesso peso. Gli elettrodi impiantati non agiscono direttamente sui muscoli, facendoli muovere a comando, ma generano una serie di impulsi che mimano la trasmissione nervosa a livello locale: una fisioterapia riabilitativa mirata insegna poi ai muscoli dei pazienti a 'sentire' nuovamente questi impulsi e a rispondere di conseguenza, con il movimento volontario. «Quando abbiamo capito che i pazienti potevano recuperare il controllo sul movimento volontario siamo stati ottimisti ma cauti – commenta Roderic Pettigrew, direttore del National Institute of Biomedical Imaging and Bioengineering che ha partecipato alla sperimentazione – Ora che la stimolazione epidurale ha avuto successo in quattro pazienti su quattro abbiamo la conferma che un campione più ampio di soggetti mielolesi potrebbe realmente beneficiare dalla terapia». Dopo i primi promettenti risultati, l'impianto è stato eseguito su altri tre pazienti, tutti con lesioni motorie spinali complete, in sedia a rotelle da almeno due anni dal'intervento post-trauma e senza alcuna sensibilità alle gambe. A differenza del caso precedente, questi tre pazienti hanno risposto immediatamente dopo l'applicazione degli elettrodi.«Con questo secondo studio i ricercatori hanno dimostrato che i risultati del passato non erano un'anomalia – commenta Susan Howley, vicepresidente esecutivo per i programmi di ricerca della Reeve Foundation, l'associazione americana voluta dall'ex Superman Christopher Reeves, rimasto gravemente disabile negli anni '90 dopo un incidente a cavallo – Al momento non ci sono altri trattamenti di comprovata efficacia per mielolesioni croniche. Tuttavia le implicazioni di questo studio sono molto profonde e possiamo ipotizzare che un giorno la stimolazione epidurale potrebbe essere parte di un cocktail di terapie per trattare le paralisi». Oltre a un iniziale controllo motorio, i ricercatori hanno osservato anche un miglioramento della salute generale dei quattro ragazzi, come tono muscolare, pressione arteriosa, benessere psicofisico.
Cinzia Pozzi