Camminare allontana la depressione. Che lo sport abbia effetti positivi sulla salute mentale è una questione nota, confermata da una importante mole di studi scientifici. L’indicazione è ormai di inserirla ufficialmente nelle terapie. Ora l’Università di Castilla La Mancha in Spagna ha calcolato il numero di passi che dobbiamo fare ogni giorno per abbassare il rischio di ansia e di sintomi legati alla depressione. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Jama Network Open.
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Camminare allontana la depressione: più si cammina, meglio è
I ricercatori hanno sottolineato che più passi si fanno ogni giorno, meglio è. Il rapporto quindi è direttamente proporzionale. Il team di ricerca ha messo sotto la lente di ingrandimento 33 studi che hanno coinvolto in totale quasi 100.000 adulti.
I risultati hanno dimostrato che sotto i 5.000 passi al giorno non ci sono benefici significativi per la salute mentale. Già dai 5.000 passi in su si assiste a un miglioramento della situazione. Il numero magico però è 7.000 passi al giorno. In questo caso il rischio di depressione scende esattamente di un terzo, il 33%. Ma c’è di più: ogni 1.000 passo in più c’è un ulteriore riduzione del rischio del 19 per cento.
I 10.000 passi? Solo marketing
Da anni si parla dell’obiettivo dei 10.000 passi al giorno, che però non si basa su alcun studio scientifico. È stata semplicemente una campagna di marketing ben congegnata, legata a un contapassi lanciato in seguito ai Giochi Olimpici di Tokyo del 1964. Questo contapassi si chiamava Manpo-kei, che in giapponese significa letteralmente “misuratore dei 10.000 passi”.
Perché camminare allontana la depressione?
Camminare permette il rilascio delle endorfine, considerati ormoni del benessere e il calo del cortisolo, l’ormone dello stress. Quando arrivano le endorfine, giunge contestualmente una sensazione di benessere, fino all’euforia. Alleviano anche il dolore. Per il loro rilascio però occorre camminare per almeno 30 minuti consecutivi.
Passeggiare a passo svelto stimola anche l’ossigenazione del cervello, perché fa arrivare più sangue. Chi cammina spesso ha una minore rigidità dei vasi sanguigni nel collo e un aumento del flusso globale di sangue al cervello.