TCrampi, disturbi dell’umore, stanchezza. Sono questi i principali sintomi che colpiscono le donne durante il ciclo mestruale. Ma anche se dolori e fastidi influiscono nettamente sulla vita e le attività quotidiane, poche di loro ne parlano con medici e familiari. Il dato è emerso da uno studio condotto in Olanda e guidato da Mark Schoep, del Radboud University Medical Center di Nijmegen.
A parlarne meno della metà delle donne
Oggetto dello studio 42.879 donne, tra i 15 e i 45 anni, che hanno risposto a un sondaggio online. Di queste, circa l’85% ha dichiarato di aver sofferto di crampi durante il periodo mestruale, il 77% ha lamentato disturbi dell’umore e il 71% ha riferito stanchezza. Circa due partecipanti su cinque hanno dichiarato di aver assunto antidolorifici per alleviare i sintomo, ma meno della metà, cioè il 48,6%, ne ha parlato con i familiari. Questo anche se per più di un terzo i sintomi mestruali sono stati un impedimento nello svolgimento delle consuete attività quotidiane.
Le malattie nascoste dietro un ciclo doloroso
Poche anche le donne che si sono rivolte ai medici: se il 44% ne ha parlato con il dottore di base dei sintomi, soo l’11% ha sottoposto il problema al ginecologo. Infine, circa una donna su dieci ha avuto una diagnosi di una malattia come endometriosi (sai quando il ciclo doloroso è sintomo di endometriosi?), sindrome dell’ovaio policistico e problemi alla tiroide dopo essersi confrontata con il proprio medico di riferimento.
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Non bisogna sopportare il dolore
Ma quello di sopportare il dolore senza dire niente e, soprattutto, considerarlo normale perché altrimenti “c’è qualcosa che non va”, è un comportamento tipico delle donne. Tuttavia, fare scelte di automedicazione aspettando che il male scompaia e continuando a lavorare o a svolgere la solita routine quotidiana non va bene: in questo articolo la ginecologa Rossella Nappi ricorda che non bisogna andare oltre i dieci analgesici al mese e che è bene rivolgersi a uno specialista se il dolore si ripresenta in modo persistente.
Concordano i ricercatori olandesi: «Le donne devono cercare assistenza se hanno sintomi mestruali che influenzano la loro vita quotidiana» conclude Trine Stanley Karlsson, dell’University Hospital Karolinska di Stoccolma.
Fonte: studio pubblicato su American Journal of Obstetrics and Gynecology
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