Salute

Quando Covid ti fa scoprire di avere altre malattie

In molti vanno nei Pronto Soccorso convinti di essere contagiati, ma, seppur negativi, scoprono di avere altre patologie

Molti pazienti hanno scoperto di avere altre malattie una volta che si sono recati al Pronto Soccorso convinti di aver contratto il coronavirus. Insomma Covid scopre altre malattie. O meglio permette di diagnosticare patologie che i pazienti non sapevano di avere. La notizia arriva da Luciano De Biase. Il professore associato di Cardiologia alla Sapienza e responsabile dei due reparti Covid del Sant’ Andrea in una intervista al Corriere della Sera ha confermato che dall’inizio della pandemia molti pazienti arrivati all’ospedale romano non avevano Covid-19.

Covid scopre altre malattie: i numeri dell’ospedale romano

Nel dettaglio a marzo sono arrivati oltre 400 pazienti. Il 57,8% di loro aveva altre patologie. Ad aprile gli accessi sono saliti a 500, ma i contagiati erano solo il 29 per cento. Tutti avevano i sintomi tipici della malattia causata dal coronavirus. Quindi difficoltà respiratorie importanti spesse accompagnate anche da febbre. Sono stati sottoposti al tampone e a una Tac per verificare la positività al virus, ma in realtà sono risultati negativi ai due test. A questo punto il professor De Biase spiega che sono stati ricoverati in altri reparti. Il dato preoccupante è che soffrivano di patologie importanti senza neanche saperlo. Oltre ad altri tipi di polmoniti, le principali malattie diagnosticate sono state tumori, linfomi, ictus, malattie neurologiche o cardiovascolari, epatiti e pancreatici. Almeno il 40% di loro credeva invece di avere il coronavirus.

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Covid scopre altre malattie: i casi negli altri Paesi europei 

Gli stessi dati arrivano dagli ospedali di altri Paesi. In Francia circa il 40% delle persone che sono andate in Pronto Soccorso perché manifestavano i sintomi del coronavirus avevano in realtà altre malattie, come quelle cardiovascolari o tumori. In Gran Bretagna, finora il Paese più colpito da Covid-19, la situazione è molto simile. Il tabloid britannico Telegraph parla di un 45-50% di pazienti che ha scoperto di avere altre malattie una volta ricoverata pur essendo negativi al tampone oro-faringeo.

Coronavirus fa capire meglio meccanismi che stanno dietro ad altre malattie 

È sempre di oggi la notizia che grazie alla mole imponente di studi che si stanno facendo sul coronavirus, gli esperti stanno capendo alcuni meccanismi legati all’infiammazione che sono fondamentali nella cura anche di altre malattie.

In tanti però hanno ancora paura ad andare in ospedale. Rischia grosso chi ha problemi di cuore

Queste notizie però devono fare il conto con un’altra che è arrivava nei giorni scorsi dall’ospedale cardiologico Monzino. Secondo uno studio per paura di essere contagiate sono enormemente diminuite le persone che pur in presenza di sintomi si recavano in ospedale. Com’è noto nelle malattie cardiovascolari come l’infarto o l’ictus il fattore tempo è determinante. I dati dell’ospedale lombardo fanno il paio con quelli arrivati da una ricerca svolta in decine di altri ospedali. I medici cardiologi temono che se la situazione non dovesse rientrare nei ranghi della normalità si rischia che le morti per infarto e altri eventi cardiaci siano nettamente superiori a quelle per Covid-19.

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