I Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, in inglese Centers for Disease Control and Prevention, hanno calcolato i tassi di mortalità degli ultimi virus che hanno colpito il nostro Pianeta. I CDC sono un importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America. Il loro compito è quello di sorvegliare, prevenire e suggerire gli interventi più appropriati in caso di contagio diffuso ed epidemie. Insomma sono la voce ufficiale degli USA quando si parla di malattie infettive.
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Il coronavirus che è partito dalla Cina ha tassi di mortalità intorno al 2%
Finora il Covid-19, come è stato battezzato dagli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Salute, ha un tasso di mortalità di circa il 2 per cento.
Molto peggio i tassi di mortalità dei due coronavirus che provocano MERS e Sars
Due altre epidemie che si devono sempre a un coronavirus come la Sars e la MERS hanno tassi decisamente più alti.
- La sindrome respiratoria mediorientale ha colpito ufficialmente 2.494 persone, uccidendone 858. Il tasso di mortalità è quindi del 34,4 per cento.
- La sindrome respiratoria acuta grave ha fatto registrare 8.096 casi con 774 morti. Il tasso di mortalità è quindi vicino al 10%, precisamente del 9,6. Il virus Ebola ha un tasso di letalità stimato intorno al 50%.
Per l’influenza stagionale muoiono circa 200 persone al giorno in Italia
Per quanto riguarda l’influenza stagionale, la stima va aggiornata di anno in anno. Le previsione per la stagione in corso è di 6 milioni di casi. Finora ce ne sono stati più di 4.200.000. L’Istituto Superiore di Sanità parla di circa 200/220 morti al giorno a causa delle complicanze dell’influenza. Queste complicanze colpiscono soprattutto le persone anziane, quelle immunodepresse e i bambini piccoli.
In tutto il mondo oltre 600.000 persone morte per l’influenza
In tutto il mondo si stima che siano intorno alle 650.000, le persone che persone la vita per malattie riconducibili all’influenza stagionale. I dati arrivano sempre dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. Un aumento rispetto alla precedente stima globale di 250.000 – 500.000, che risale a oltre dieci anni fa e che copriva tutti i decessi legati all’influenza, comprese le malattie cardiovascolari o il diabete.
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