I sintomi dell’ictus nelle donne sono spesso diversi dagli uomini. Sappiamo che riconoscerli nel più breve tempo possibile è fondamentale. Il tempo, quando si parla di questa patologia, gioca un ruolo cruciale. Il cervello umano conta circa 86 miliardi di neuroni. Per ogni minuto che passa dopo un attacco di ictus ne perde quasi 2 milioni. La stima è dell’American Heart Association, l’associazione dei cardiologi americani.
In Italia ogni anno, circa 185.000 persone vengono colpite da ictus cerebrale. Di queste 150.000 sono i nuovi casi mentre 35.000 sono quelli che si ripetono dopo il primo episodio.
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Quali sono i sintomi più comuni dell’ictus?
I medici racchiudono i sintomi nella frase BE FAST (sii veloce, in italiano). Ha una doppia valenza. Naturalmente quello del suo significato, perché occorre essere veloci in presenza dei sintomi di un ictus. La seconda sta nel fatto che è un acronimo che contiene i principali sintomi della malattia:
- perdita di equilibrio,
- cambiamenti nella vista,
- abbassamento del viso,
- debolezza al braccio,
- difficoltà nel parlare,
- tempo di chiamare i soccorsi.
In inglese: Balance loss, Eyesight changes, Face drooping, Arm weakness, Speech difficulty, Time to call 911 (il 911 negli Usa corrisponde al nostro 112). BE FAST appunto.
Quali sono i sintomi dell’ictus nelle donne?
Questi sono però i sintomi più comuni, che non riflettono l’esperienza di tutti i pazienti. Sempre più ricerche scientifiche stanno dimostrando che le donne manifestino sintomi atipici che sono molto più vaghi.
I sintomi che possono colpire le donne sono:
- forti mal di testa,
- debolezza,
- stanchezza,
- fiato corto,
- dolore al petto,
- nausea,
- vomito,
- nebbia cognitiva,
- singhiozzo.
Questi sintomi possono apparire improvvisamente e possono essere confusi per altri problemi di salute. Le manifestazioni non migliorano con il passare del tempo.
Sintomi dell’ictus nelle donne: attenzione alla severità e alla contemporaneità della loro manifestazione
Alcuni di questi sintomi, come ad esempio il singhiozzo, possono sembrare casuali.
Il singhiozzo legato all’ictus può essere un segnale di danni cerebrali a regioni come la medulla oblunga, che controlla la respirazione, e la corteccia supratentoriale, coinvolta nel controllo dei movimenti.
Naturalmente ora non bisogna pensare all’ictus ogni volta che una donna ha il singhiozzo. I sintomi diventano preoccupanti quando sono così importanti da incidere sulla capacità di movimento. Bisogna fare attenzione se il singhiozzo è così intenso da ferirci la gola o appare insieme ad altri sintomi.
Perché i sintomi nelle donne sono diversi rispetto agli uomini?
Gli esperti stanno cercando di spiegare questa diversità di genere nei sintomi. La prima ipotesi è che sia colpa degli ormoni. Gli estrogeni proteggono le donne contro l’ictus, grazie alla loro capacità antinfiammatoria. Inoltre questi ormoni rendono migliore il flusso sanguigno al cervello grazie alla loro azione sulle carotidi, le arterie che portano il sangue proprio al cervello. Le donne come sappiamo smettono di produrre estrogeni con l’avanzare dell’età.
Questo succede però solo con gli estrogeni naturali prodotti dal corpo delle donne. Quelli sintetici contenuti in alcune pillole anticoncezionali o nella terapia ormonale sostitutiva aumentano invece anche se di poco il rischio di ictus. Circa 8,5 donne ogni 100.000 che assumono queste terapie possono avere un evento di ictus nel corso della loro vita.
Anche la gravidanza può influire, perché triplica il rischio di ictus nelle giovani donne. Questo è dovuto alla preeclampsia, un fenomeno legato alla pressione del sangue che può colpire le donne incinte.