Salute

Qual è il legame tra anoressia e intestino? Il parere dell’esperta

Uno studio sull'anoressia ha colpito molto. Ma quali sono le reali conseguenze di questa ricerca? Lo abbiamo chiesto alla gastroenterologa Federica Invernizzi

Una ricerca danese ha indagato il legame tra anoressia e intestino, o meglio tra la malattia e il microbiota intestinale. Le pazienti anoressiche analizzate dai ricercatori dell’Università di Copenhagen avevano una  composizione del loro microbiota diversa rispetto a quella di altre ragazze senza disordini alimentari.

Cos’è il microbiota?

Il microbiota è un insieme di batteri, virus e funghi che sono all’interno dell’intestino. Può arrivare a pesare tra il chilo e il chilo e mezzo. Ci aiutano nello stare bene e noi li nutriamo. C’è uno scambio proficuo, quando tutto funziona bene. La dieta mediterranea è perfetta anche per il microbiota, come fare attività fisica, non bere alcolici e non fumare.

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Lo studio ha coinvolto infatti 77 ragazze e giovani donne danesi affette da anoressia nervosa e 70 coetanee sane. I risultati si possono leggere sulla rivista scientifica Nature Microbiology.

Legame tra anoressia e intestino: le cause della malattia non sono ancora completamente conosciute

«La genesi dell’anoressia non è nota, quindi non sappiamo ancora le cause» spiega la dottoressa Federica Invernizzi, gastroenterologa ed epatologa all’IRCCS San Raffaele di Milano. «Sicuramente è una malattia multifattoriale: c’è una componente genetica, come è stato dimostrato da alcuni studi sui gemelli, c’è una parte ambientale e anche una parte psichiatrica»

I ricercatori in forza all’ateneo danese hanno scoperto che trapiantando il microbiota intestinale di pazienti anoressiche in topi, questi acquisiscono alcuni dei tratti tipici dell’anoressia. L’ipotesi quindi è che alterazioni nella composizione di batteri e virus presenti nell’intestino abbiano un’influenza sullo sviluppo dell’anoressia nervosa.

Legame tra anoressia e intestino già noto

«È uno studio molto interessante e condotto oggettivamente bene – spiega Invernizzi – che prende spunto da antecedenti ricerche più piccole pubblicate sull’argomento. Il microbiota influenza molti aspetti della nostra vita e sembra essere implicato nella patogenesi di molteplici malattie croniche (quali malattie neurodegenerative ed obesità.). Non mi stupisce che possa essere coinvolto anche nella patogenesi dell’anoressia attraverso per esempio la modulazione di alcuni livelli ormonali. Ad oggi è l’interesse sul microbiota è limitato quasi esclusivamente all’ambito scientifico di ricerca ma sembra poter avere potenzialità elevate nella pratica clinica futura».

C’è un ruolo tra madre e figlia?

Secondo la ricerca il microbiota della madre, influenzerebbe quello della figlia. «Il ruolo del rapporto madre figlia nella patogenesi dell’anoressia – ricorda l’esperta – è qualcosa di ben noto. La stessa psicoterapia analizza a fondo le relazioni familiari, soprattutto con la madre. Anche perché è nota una certa predisposizione: una madre con storia problemi di disordini alimentari è certamente un fattore di rischio. Anche la trasmissione di un certo tipo di microbiota potrebbe essere una causa. Sappiamo, infatti, che il microbiota viene trasmesso dalla madre alla neonata. Stiamo parlano in questo caso solo di madre-figlia, perché lo studio ha analizzato solo donne, ma dobbiamo ricordare che i casi di anoressia stanno crescendo anche tra i ragazzi».

Legame tra anoressia e intestino: ora cambieranno le cure?

Quindi cambierà il modo che il mondo medico ha di approcciarsi all’anoressia? «Servono ancora molti anni – avverte Federica Invernizzi. – I dati di uno studio singolo devono essere validati su larga scala. Infatti, questo studio considera solo le donne e di una ben precisa area geografica. Quindi serve capire se i risultati verranno confermati su casistiche differenti. È uno stimolo per studiare l’argomento e arrivare un giorno forse a potenziare il trattamento contro l’anoressia agendo anche sul microbiota. Già ora nella pratica clinica, prescriviamo fermenti lattici per migliorare i sintomi intestinali dei soggetti anoressici, quindi c’è già un’innata consapevolezza del ruolo del microbiota e un desiderio di modificarlo anche se, come abbiamo detto, senza protocolli standardizzati».

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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