La puntura di riccio di mare è negli incubi di molte persone quando camminano in tratti di mare pieni di scogli. Il contatto è sempre involontario, perché questo animale non ha alcuna intenzione di attaccarci. Può capitare che non si vedano, il loro colore nero-marrone sparisce sui fondali bruni degli scogli.
Ecco perché non bisognerebbe mai affrontare gli scogli senza scarpette con una suola resistente, che ci evitano anche di scivolare. Insieme alle punture di meduse e delle tracine sono gli inconvenienti più diffusi nei mari italiani.
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Puntura di riccio di mare: gli aculei si spezzano
Il problema è che gli aculei sono lunghi, sottili e fragili. La loro conformazione fa sì che quando vengono schiacciati si rompano in tanti frammenti, che restano intrappolati sotto la pelle.
Quali sono i sintomi?
- Il fastidio è subito intenso,
- se non vengono rimossi immediatamente, il dolore è molto forte.
- Si formano delle papule puntiformi ruvide.
- La sensazione di prurito è forte e il dolore può estendersi a tutta l’articolazione colpita.
Regola numero 1: estrarre tutti gli aculei
Ecco che quindi la prima regola è quella di estrarre tutti i frammenti degli aculei, anche perché altrimenti si possono formare infezioni e granulomi.
- Bisogna uscire subito dall’acqua,
- disinfettare la lesione e procedere alla rimozione degli aculei.
- Bisogna dotarsi di una pinzetta, e dopo averla disinfettata, cercare di estrarre tutti gli aculei. La procedura va fatta in modo delicato per evitare che si spezzino ulteriormente.
- Se non si riesce da soli, meglio rivolgersi a un medico.
- È opportuno immergere la parte colpita in acqua calda ad almeno 40 gradi.
- Si possono fare anche degli impacchi a base di aceto, in grado di dissolvere le spine più piccole.
- Alla fine applicare una pomata a base di ittiolo che favorisce l’espulsione dei frammenti. Se usiamo questa pomata, ricordiamoci che il giorno dopo non dobbiamo esporre la zona al sole.
- Se gli aculei sono troppo in profondità, l’unica soluzione è il Pronto Soccorso. Spesso si procede con un’antitetanica.
Anche se il dolore permane bisogna contattare un medico, che potrebbe prescrivere una pomata al cortisone o se presente un’infiammazione una terapia antibiotica.