Stufi di assumere farmaci contro l’emicrania? Allora aprite bene le orecchie, in tutti i sensi. Tra Gran Bretagna e Stati Uniti è stato sperimentato con successo un nuovo dispositivo che permette di prevenire il mal di testa riducendo la frequenza e l’intensità degli attacchi semplicemente indossando un paio di cuffie. Come quelle per ascoltare la musica.
In questo articolo
Come funziona
Non sono note musicali quelle che escono dagli auricolari, ma innocui stimoli termici che vanno a raffreddare o scaldare leggermente il canale uditivo dell’orecchio. Questa tecnica, detta “stimolazione calorica vestibolare”, solletica l’organo di equilibrio posto dentro l’orecchio (il vestibolo) e genera segnali che alterano l’attività di una struttura del cervello (il tronco encefalico) associata all’insorgenza del mal di testa.
Lo studio
I ricercatori, coordinati dall’Università del Kent in Gran Bretagna, hanno testato questo dispositivo su 81 pazienti che avevano in media dai 4 ai 14 episodi di mal di testa al mese. Questi volontari si sono sottoposti a stimolazione calorica vestibolare per tre mesi, semplicemente indossando per 20 minuti al giorno delle cuffie speciali alimentate e controllate da un piccolo dispositivo portatile.
Gli effetti
I risultati, presentati al convegno della Società americana del mal di testa (AHS), hanno dimostrato che la stimolazione vestibolare è davvero efficace nel ridurre il numero di giorni trascorsi ogni mese con emicrania. Il gruppo trattato ha fatto registrare una riduzione di 3,6 giorni contro quella di 0,9 giorni osservata nel gruppo di controllo con pazienti sottoposti ad un trattamento placebo. Le cuffie termiche hanno inoltre ridotto il dolore percepito durante gli attacchi e, di conseguenza, il ricorso ai farmaci.
Una nuova opzione per prevenire il mal di testa
La stimolazione calorica vestibolare «potrebbe rispondere al bisogno di nuove terapie preventive per il mal di testa episodico», affermano i ricercatori. «Soprattutto dal momento che molti pazienti desiderano delle opzioni non farmacologiche». Nel frattempo, questa estate, partirà un secondo studio più ampio tra Stati Uniti e Gran Bretagna.
Elisa Buson
Leggi anche…
None found