Tra il sole e le ossa c’è un legame molto stretto. Il sole è un fattore essenziale per il benessere psicofisico e una modica esposizione ai suoi raggi non è solo positiva per l’umore, ma è anche importante per la prevenzione di malattie dell’apparato scheletrico. Tra queste il rachitismo nei bambini e l’osteoporosi negli adulti. A beneficiare dei raggi solari sopratutto le donne dopo la menopausa.
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L’effetto del sole sulle ossa
Quando ci esponiamo al sole, la luce solare stimola nel nostro organismo la sintesi di calciferolo, un precursore della vitamina D che poi viene metabolizzato, prima a livello epatico e poi a livello renale, per produrre la forma attiva della vitamina, nota anche come “vitamina del Sole”. Tra le sue funzioni, una delle più importanti è aiutare il calcio a fissarsi nelle ossa. Perciò per una corretta mineralizzazione di ossa (e denti) è importante seguire anche una dieta varia e ricca di latticini e derivati, le principali fonti di calcio presenti nella nostra alimentazione.
Senza vitamina D, il calcio non si fissa
Senza la vitamina D il calcio non può essere assorbito a livello intestinale e messo a disposizione delle ossa. Circa l’80% del nostro fabbisogno viene prodotto dalla cute sotto l’azione dei raggi solari, il restante 20% lo otteniamo dal cibo. Ma ne sono ricchi alimenti che non inseriamo regolarmente nella nostra dieta, come ad esempio l’olio di fegato di merluzzo.
Quanto esporsi al sole per fare bene alle ossa
Per quanto tempo e come dobbiamo esporci al sole per fare il pieno di vitamina D? Il consiglio è di stare al sole a braccia scoperte per 15 minuti al giorno. Meglio alla mattina presto o il pomeriggio tardi, utilizzando una crema con un fattore di protezione molto basso o anche nulla. Basta avere le braccia scoperte facendo una passeggiata o stare seduti a un tavolino del bar bevendo un caffè con un’amica o da soli leggendo il giornale. In autunno e in inverno il tempo va raddoppiato: mezz’ora e possibilmente intorno a mezzogiorno quando si raggiunge la migliore inclinazione dei raggi solari.
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Il sole previene l’osteoporosi
Il deficit di vitamina D riguarda una grossa percentuale della popolazione italiana. Questa carenza si traduce in un aumentato rischio per la salute delle ossa e infatti l’osteoporosi è una malattia che in Italia colpisce milioni di persone. Facendo cultura sull’esposizione al sole e la vitamina D, i benefici in termini di qualità di vita dei pazienti possono essere alti, così come i costi sociali sensibilmente abbattuti.
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