Il potassio è fondamentale per l’attività elettrica del cuore, insieme al sodio. Questi due elettroliti garantiscono il corretto funzionamento del sistema “elettromeccanico” che regola il battito cardiaco. Le cellule cardiache necessitano di potassio all’interno per attivare l’attività elettrica e contrattile del cuore. Sia una carenza che un eccesso di questi elementi possono causare aritmie acute o, nei casi più gravi, ridurre la frequenza cardiaca fino a interrompere il battito.
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Come il corpo assume e regola il potassio
Il potassio viene introdotto nell’organismo tramite alimenti e bevande come kiwi, banane, pomodori, energy drink e integratori. Non essendo prodotto autonomamente, il corpo dipende dal suo assorbimento, un processo in cui i reni giocano un ruolo cruciale. Essi riassorbono il potassio, mantenendo una riserva essenziale per il corretto funzionamento delle cellule, soprattutto quelle cardiache.
Cause della carenza di potassio
La perdita di potassio può verificarsi in diverse situazioni:
- Urine e sudorazione: eccessiva escrezione di potassio, ad esempio durante l’estate a causa di una forte sudorazione.
- Farmaci: diuretici e altri farmaci possono influire negativamente sui livelli di potassio.
- Difetti congeniti: alcune condizioni genetiche possono compromettere l’assorbimento del potassio.
Una carenza grave di potassio può portare a problematiche cardiache, soprattutto in condizioni di disidratazione.
I livelli normali di potassio nel sangue
I valori normali di potassio nel sangue variano tra 3,6 e 5 mEq/L. Se il livello scende sotto i 3,5 mEq/L, possono insorgere aritmie. Quando il valore è inferiore a 3 mEq/L, aumenta il rischio di arresto cardiaco a causa di un’attività elettrica incontrollata nelle cellule cardiache.
Le conseguenze di un basso livello di potassio
Un valore di potassio sotto i 3 mEq/L, associato a una frequenza cardiaca inferiore a 50 battiti al minuto, può favorire la comparsa di aritmie ventricolari. Una condizione tipica è la torsione di punta, un’aritmia caratterizzata da contrazioni rapide e irregolari dei ventricoli del cuore.
In situazioni di disidratazione, come durante un allenamento nelle ore calde, si creano condizioni favorevoli a queste aritmie. Nei casi peggiori, si può arrivare alla fibrillazione ventricolare, che corrisponde a un arresto cardiaco.
Prevenzione e attenzione per sportivi e bambini
Gli sportivi e i bambini che praticano attività fisiche intense sono particolarmente a rischio. È fondamentale adottare comportamenti corretti:
- Idratazione regolare: bevande ricche di elettroliti aiutano a mantenere i livelli di potassio.
- Alimentazione adeguata: integrare cibi ricchi di potassio come frutta e verdura.
Diagnosi e analisi in caso di aritmie
Per valutare un’aritmia o un arresto cardiaco, è necessario un approccio multidisciplinare:
- Elettrocardiogramma: per individuare anomalie nel ritmo cardiaco.
- Ecocardiogramma: per analizzare la struttura del cuore.
- Coronografia e TAC: per esaminare lo stato delle coronarie.
- Risonanza magnetica: per identificare eventuali cardiopatie sottostanti.
Considerazioni finali
In caso di arresto cardiaco, è essenziale stabilire se la carenza di potassio sia causa o conseguenza del fenomeno. Altre cause, come cardiopatie non diagnosticate, possono contribuire. L’attenzione alla salute cardiaca è fondamentale, soprattutto per chi pratica sport intensi e per i giovani atleti.