Nella stagione invernale per alcune categorie di popolazione è consigliato il vaccino contro la polmonite. Stando agli ultimi dati raccolti, ogni anno in Italia si registrano più di 200.000 casi di polmonite, dei quali circa 10.000 vanno incontro a decesso. La forma più comune di polmonite è quella batterica, causata dallo Streptococcus pneumoniae (per questo è spesso definita “pneumococcica”). Le forme virali, fungine o da ingestione, invece, sono piuttosto rare.
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Vaccino contro la polmonite: c’è ancora poca informazione
Sebbene la polmonite pneumococcica sia ancora oggi la prima causa di morte per malattie infettive nell’Occidente, esiste un vaccino efficace in grado di prevenire sia la patologia sia le relative complicanze. Eppure, nonostante le cifre parlino chiaro, la maggioranza delle persone non si informa o non si preoccupa di come prevenire la malattia. Ciò è quanto emerge dai risultati della ricerca condotta tra novembre 2015 e febbraio 2016 da Ipsos MORI per conto di Pfizer in 9 Paesi europei tra cui l’Italia. L’indagine è stata condotta su un campione di 9.000 adulti con almeno 50 anni di età.
Gli italiani comunque sono tra i più informati nel Vecchio Continente: il 95% dichiara di sapere cosa sia la polmonite e il 90% la identifica come una infezione polmonare. La media europea si ferma all’88% nel primo caso e scende all’80 nel secondo. Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di sottoporsi alla vaccinazione, Italia Longeva, la Rete del Ministero della Salute sull’invecchiamento e la longevità attiva, lancia il Vademecum sulla vaccinazione degli adulti realizzato in collaborazione con l’Università di Genova. Ecco tutte le informazioni indispensabili sul vaccino antipneumococcico.
Lo Streptococcus pneumoniae
Lo Streptococcus pneumoniae è un batterio spesso presente nelle prime vie respiratorie che, oltre a causare questa forma di polmonite, è il principale responsabile di altre importanti malattie, come l’otite media, la sinusite acuta, la congiuntivite, la sepsi e la meningite.
Come si fa il vaccino contro la polmonite?
Il vaccino contro la polmonite batterica, che genera nel sistema immunitario un meccanismo di “allerta” pronto a reagire nel caso di infezione, si somministra con un’iniezione intramuscolo nella spalla, in due dosi ad almeno due mesi di distanza l’una dall’altra. Gli effetti collaterali sono di lieve entità: possono insorgere febbre o reazioni locali (rossore, prurito, gonfiore) nella zona dell’iniezione.
Per chi è fortemente raccomandato?
Il vaccino contro la polmonite è raccomandato alle fasce di popolazione considerate più fragili. Tra queste troviamo i bambini, gli anziani e le persone con patologie croniche o basse difese immunitarie.
Dove si fa il vaccino contro la polmonite?
Il vaccino si può fare presso l’ambulatorio vaccinale o nello studio del medico di famiglia.
Quando si fa?
Ci si può sottoporre alla vaccinazione tutto l’anno ma il medico di famiglia, con il quale è consigliato un colloquio informativo, può suggerire particolari tempistiche.
Per chi è gratuito?
Il vaccino contro la polmonite è gratuito per chi ha 65 anni e per gli individui di qualsiasi età che abbiano diabete, asma, BPCO, malattie cardiovascolari, epatiche, renali o croniche.
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