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Plantari sì o no
Abbiamo approfondito l’argomento con l’esperto di Ok Marco Moscati, specialista in chirurgia del piede (www.chirurgodelpiede.it). Lavora nel reparto di Chirurgia del Piede dell’adulto e Ortopedia infantile dell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano. Se vuoi, puoi chiedergli un consulto cliccando qui
Utili solo in casi specifici
Il tema dell’utilizzo dei plantari è un argomento molto dibattuto in ortopedia. Il loro impiego infatti è di reale beneficio soltanto in caso di determinate patologie del piede.
Il piede dell’uomo è nato per deambulare senza scarpe, quindi qualunque cosa s’interponga tra la pianta del piede e il suolo è una modifica al corretto appoggio. I plantari sono utilizzati soltanto in patologie specifiche del piede, perché è sempre meglio che il difetto si risolva naturalmente. La prescrizione del plantare deve essere fatta da un ortopedico, a seguito di una diagnosi precisa della patologia a carico del piede.
Sono utili durante lo sport
Chi corre regolarmente può utilizzare dei plantari che aiutano l’ammortizzamento dei traumi del piede al suolo, basandosi sull’asse della propria gamba e del calcagno. Si tratta di plantari di valgizzazione e di varizzazione. Hanno un piccolo cuneo all’interno del calcagno, in modo da modificare l’asse di appoggio dello stesso per affaticarlo meno.
In caso di alluce valgo
Plantari specifici e su misura si utilizzano in caso di alluce valgo complesso, non più operabile, con cedimento del metatarso e con un iper-appoggio della parte centrale dei metatarsi. Il plantare toglie il carico dal secondo, terzo e quarto metatarso e aiuta a togliere il dolore. Scopri qui tutto quello che devi sapere sull’alluce valgo
Quali altre patologie traggono
beneficio dai plantari
Si utilizzano delle suolette anche in caso di una patologia del tendine di Achille, quando ad esempio si soffre di tendinosi o di tendinite cronica. Scopri qui diagnosi e cure di tendiniti e tendinopatie
In questi casi il plantare ha un leggero rialzo sul tallone di circa 5 0 6 millimetri e risparmia il tendine da eccessive sollecitazioni. La patologia del tendine di Achille è cronica, quindi l’utilizzo del plantare deve essere costante.
Bambini e “piede piatto”
Nel bambino si può utilizzare il plantare soltanto dai 5 ai 7-8 anni, quando il piede è ancora deformabile. Queste suolette sono realizzate su misura per i bambini e hanno una sfera all’interno del calcagno, che solleva il piede e stimola la formazione della volta plantare. Il plantare più utilizzato in questi casi si chiama Martorell.
In caso di piede piatto nell’adulto, l’uso del plantare va prescritto con molta cautela, perché la volta del piede ha ormai ceduto e quindi modificare l’assetto può provocare dolore.
Eliana Canova
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