L’Italia continua a essere agli ultimi posti nella classifica dei Paesi europei per quanto riguarda l’uso della pillola anticoncezionale. Ci collochiamo infatti solo al quattordicesimo posto, dopo la Spagna e davanti a Slovacchia, Polonia e Grecia.
Poco usata anche dalle giovanissime
Appena l’8% delle ragazze tra i 18 e i 19 anni usa la pillola, percentuale che sale al 18% nella fascia tra i 20 e i 24 anni d’età.
Molto alto anche il tasso di abbandono nel suo utilizzo
Un’indagine ha evidenziato come una donna su tre smetta di assumere la pillola dopo solo un anno dalla sua prima assunzione.
Le pillole non sono tutte uguali
Le pillole anticoncezionali hanno diversi dosaggi e diverse combinazioni di ormoni. La scelta di prescrivere un tipo o un altro varia da caso a caso. In questo ambito è molto importante il ruolo del ginecologo, che deve informare la propria paziente di ogni aspetto del contraccettivo con un dialogo franco e approfondito. Questo per mettere i rischi nella giusta prospettiva.
La pillola è un grande strumento terapeutico
La pillola è una preziosa alleata nella prevenzione del tumore all’ovaio e nel ridurre le patologie legate all’endometrio. Inoltre regolarizza il ciclo ed è utilizzata nella cura dell’acne. È indicata nei casi di ciclo abbondante, che può causare anemia, e in quelli dolorosi che sono responsabili dell’astensione dal lavoro fino a dodici giorni all’anno.
I benefici sono anche psicologici
La pillola può dare una vita sessuale, di coppia e lavorativa serena e appagante. Per questo motivo è consigliabile provarla almeno una volta nella vita, anche da giovani. È una sorta di test che può risultare molto utile nel caso la si debba assumere in futuro. Permette di confrontarsi con una femminilità diversa.
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