Non è una malattia, come molti uomini credono, ma un campanello d’allarme: la disfunzione erettile, infatti, può rivelare la presenza di altre patologie o disturbi di natura psicologica. Spesso questa problematica insorge dopo un tumore alla prostata e ciò contribuisce a minare ulteriormente la serenità dell’uomo. Per queste persone, però, è in arrivo una bella notizia: la pillola italiana che combatte la disfunzione erettile sarà gratuita per chi si è operato di cancro alla prostata. Il Ministero della Salute l’ha inserita nella fascia A, quella dei farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale.
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Oggi l’intervento è sempre più conservativo
«Per la maggior parte dei pazienti i chirurghi possono utilizzare una tecnica che permette di risparmiare, almeno in parte, i nervi coinvolti nell’erezione e dunque consente di riprendere in seguito una regolare attività sessuale» spiega Vincenzo Mirone, segretario generale della SIU. «Il numero di questi interventi conservativi è in costante crescita mentre si abbassa l’età media dei pazienti che, con analisi di screening precoce, individuano il tumore della prostata quando ancora localizzato».
Dopo l’intervento farmaci per facilitare l’erezione
«Dopo l’intervento – aggiunge Mirone – è necessario assumere i farmaci per agevolare la dilatazione dei vasi sanguigni e l’ossigenazione dei corpi cavernosi del pene. Questi farmaci sono fondamentali, soprattutto se dati nel più breve tempo possibile, per consentire al paziente la ripresa di una vita sessuale attiva». E, nella maggioranza dei casi, il loro aiuto resta indispensabile anche negli anni successivi. Gli urologi italiani sono quindi soddisfatti dell’inserimento di questo farmaco tra quelli rimborsati per i pazienti che «hanno già dovuto subire il trauma di un intervento chirurgico, spesso per un tumore. Sono infatti numerosi i pazienti che assumono farmaci per la disfunzione erettile e lamentano fastidiosi effetti collaterali».
La pillola a base di Avanafil contro la disfunzione erettile
La pillola, il cui principio attivo si chiama Avanafil, ha meno effetti collaterali rispetto ai farmaci della stessa categoria, ha un’azione rapida ed è efficace per circa sei ore dopo l’assunzione. «Questa pillola – conclude Vincenzo Mirone – è un farmaco efficace ma ben tollerato, anche al dosaggio più alto di 200 mg. Questa proprietà riveste un’importanza particolare per un paziente prostatectomizzato, costretto ad assumere la terapia per un lungo periodo. Accanto a tutto ciò l’efficacia è ottima, con un effetto soddisfacente anche in presenza di una disfunzione erettile di grado severo in pazienti reduci da un intervento chirurgico invasivo come una prostatectomia».
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