Il suo nome evoca scenari terribili, ma fortunatamente la peste bubbonica può essere curata efficacemente con una terapia antibiotica. Sta facendo il giro del mondo la notizia che negli Stati Uniti si è registrato un caso. L’uomo colpito sarebbe stato contagiato dal suo gatto.
La peste bubbonica è provocata da un’infezione batterica, responsabile di una delle peggiori epidemie della storia umana, tanto da essere ricordata come la Morte Nera. Uccise circa 50 milioni di persone nel 14esimo secolo. Nel 1665 si portò via un quinto di tutta la popolazione di Londra. Nel 1800 in Cina e India morirono invece 12 milioni di persone.
La peste bubbonica deve il suo nome al fatto che si formano dei bubboni in seguito alla puntura di pulci infette o per contatto con altre persone o animali infetti. I bubboni si presentano dai 2 a i 6 giorni dopo l’esposizione al batterio e la situazione peggiora rapidamente.
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Come si cura la peste bubbonica?
Fortunatamente ormai si cura con degli antibiotici. Se non curata questa malattia ha però un tasso di mortalità compreso tra il 30 e il 60 per cento. La cura dev’essere però iniziata il prima possibile, entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi. Per questo è molto importante riconoscerla subito.
Avendo sintomi comuni ad altre malattie, dobbiamo fare caso alla manifestazione di un bubbone, successivo all’essere entrato in contatto con roditori o pulci.
Quali sono i sintomi?
I sintomi comprendono:
- febbre alta,
- vertigini,
- nausea,
- debolezza,
- rigonfiamento di linfonodi del collo, delle ascelle o dell’inguine.
Quali sono i sintomi della peste bubbonica?
La peste bubbonica è provocata dal batterio Yersinia pestis. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità di solito si trova nelle pulci parassite dei roditori, ratti, alcune specie di scoiattoli, cani della prateria. Questo batterio spesso non uccide questi animali. Quando invece comincia ad ucciderli in cerca di nuovi ospiti, la Yersinia si trasmette anche all’uomo, diffondendo la malattia.
Altri tipi di peste
Oltre alla peste bubbonica, ci possono essere altri tipi di peste:
- Peste polmonare. Il batterio colpisce i polmoni. È tra le forme più pericolose e si trasmette molto facilmente attraverso le goccioline di Flugge, che sono le particelle di saliva che espelliamo mentre parliamo, tossiamo o starnutiamo. Il contagio avviene per via orale, come accade per l’influenza. I sintomi sono quelli tipici della polmonite con febbre, respiro corto, tosse, dolori toracici e mal di testa. Muore la metà delle persone che ne viene colpito.
- Peste setticemica. È una complicazione della peste bubbonica e polmonare. Avviene quando il batterio prolifera nel sangue.
Si può prevenire?
Le autorità degli Stati Uniti hanno diramato alcuni suggerimenti per evitare nuovi contagi. Ecco i principali:
- andate dal dottore ogniqualvolta soffrite di una febbre alta improvvisa senza i sintomi tipici dell’influenza;
- tenete i vostri animali domestici lontani dai roditori e non lasciarli girovagare da soli in campagna;
- se avete animali domestici usate un prodotto antipulci idoneo;
- non lasciate l’acqua o il cibo del vostro animale in luoghi accessibili a roditori;
- mettete la legna, il composit e il fieno il più lontano possibile dalla vostra casa.
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