Questo inverno sarà ricordato anche per l’epidemia di norovirus, principali responsabili della gastroenterite acuta. Mai così tanti casi. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Science, che parla di “Ferrari dei virus”. L’ipotesi principale è che questa crescita potrebbe essere attribuita a una nuova variante del virus, a cui il sistema immunitario di molte persone non è ancora esposto. Attualmente, non esiste un vaccino efficace: il candidato più avanzato ha fallito i test clinici e gli altri sono ancora in fase di sviluppo.
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Mal di pancia: sintomi e contagiosità dei norovirus
I sintomi principali dell’infezione da norovirus includono nausea, vomito e diarrea, con una durata media di un giorno. Tuttavia il virus può essere trasmesso per settimane dopo la guarigione e persiste a lungo sulle superfici, resistendo a molti disinfettanti. Se per la maggior parte delle persone l’infezione è temporanea, nei bambini piccoli, negli anziani e nei soggetti immunodepressi può risultare grave.
Varianti di norovirus e impennata dei casi nel 2024
Dal 1972, sono stati identificati oltre 30 genotipi di norovirus, caratterizzati da mutazioni della proteina VP1, il principale bersaglio degli anticorpi. Tra il 2002 e il 2012 si sono verificate quattro ondate epidemiche, con nuove varianti che sostituivano quelle precedenti. Dal 2012, il gruppo di varianti GII.4 è diventato predominante. Tuttavia, nel 2024, una variante meno diffusa, la GII.17, sta emergendo come nuova minaccia. Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, questa variante ha iniziato a diffondersi negli Stati Uniti e in sei Paesi europei: Austria, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito. Il 70% dei casi di norovirus isolati tra settembre e dicembre 2023 negli USA apparteneva a questa variante.
Norovirus: perché non abbiamo ancora un vaccino?
Uno dei fattori che potrebbe aver favorito l’aumento dei casi è il calo della trasmissione del virus durante il distanziamento sociale imposto dalla pandemia di Covid-19. Secondo gli esperti, dopo 3-4 anni senza esposizione significativa, l’immunità della popolazione diminuisce, facilitando la diffusione del virus.
Lo sviluppo di un vaccino efficace è stato rallentato dalla difficoltà nel riconoscere il reale impatto del norovirus sulla salute pubblica e dalla conseguente mancanza di finanziamenti. Il candidato vaccino più avanzato ha fallito nei test clinici, e anche se ne venisse sviluppato uno efficace, probabilmente non eliminerebbe tutti i sintomi né fermerebbe completamente la trasmissione. Tuttavia, proprio come i vaccini contro il Covid-19, potrebbe aiutare a limitare i casi gravi e rallentare la diffusione del virus.
Conclusioni: mal di pancia causati dal norovirus
L’attuale ondata di norovirus evidenzia la necessità di strategie preventive efficaci. Sebbene non esista ancora un vaccino, adottare buone pratiche di igiene delle mani, disinfettare le superfici e limitare i contatti con persone infette può ridurre il rischio di contagio. Con la crescente diffusione della variante GII.17, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione del virus e accelerare la ricerca su possibili soluzioni vaccinali.
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