Chi soffre di mal di testa evita la luce come un vampiro perché gli genera molto fastidio. Fin dai primi sintomi, l’istinto è quello di spegnere lampade e schermi per cercare un po’ di sollievo in una stanza buia e tranquilla. Sapete perché?
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La scoperta
Questo accade perché le cellule della retina in fondo all’occhio, colpite dalla luce, generano un segnale nervoso che arriva dritto dritto a una specifica regione del cervello, che scatena spiacevoli emozioni e sensazioni fisiche, come ansia, irritabilità, nausea e fatica a respirare. Lo hanno scoperto i ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, grazie ad uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (PNAS).
L’esperimento
La ricerca è stata condotta su 81 pazienti colpiti da frequenti mal di testa a cui sono state mostrate diverse luci colorate, sia in fase acuta, sia nei momenti di tregua tra un attacco e l’altro. Le loro reazioni emotive e fisiche sono state quindi confrontate con quelle di 17 persone che non avevano mai sofferto di mal di testa.
Luce nemica
I risultati dimostrano che tutte le luci colorate scatenano sensazioni fisiche spiacevoli nei pazienti con mal di testa. Sia in fase acuta che nei momenti di tranquillità, la luce determina nausea, oppressione al petto, sensazione di soffocamento alla gola e fiato corto. Tutte le luci, tranne quella verde, causano anche intense reazioni emotive, come rabbia, nervosismo, tristezza, ansia e paura. Le persone che non soffrono di mal di testa, al contrario, non hanno mostrato particolari reazioni fisiologiche alle luci, che tra l’altro sembrano aver provocato sensazioni piuttosto piacevoli.
Le “strade” verso il cervello
«Questi dati – afferma il coordinatore dello studio, Rami Burstein – spiegano i risultati ottenuti in una ricerca precedente fatta su pazienti ciechi che soffrivano di emicrania. Avevamo notato che la luce aumentava l’intensità del mal di testa nelle persone che percepivano la luce ma non avevano più la vista, mentre non causava alcun effetto nei pazienti incapaci di percepire la luce a causa della degenerazione del nervo ottico. Questo suggerisce che i nervi che trasmettono i segnali dall’occhio al cervello giocano un ruolo cruciale nei disturbi associati al mal di testa».
Nuove connessioni
Un esperimento condotto sui ratti di laboratorio ha dimostrato che esistono delle connessioni finora sconosciute tra le cellule nervose della retina in fondo all’occhio e una particolare regione del cervello che regola le reazioni fisiologiche, endocrine ed emotive agli stimoli esterni: dunque potrebbe essere questo l’interruttore cerebrale che scatena la fotofobia. «Ora abbiamo una spiegazione fisica del motivo per cui i pazienti con mal di testa reagiscono male alla luce», commenta Burstein. «Ora vogliamo usare queste informazioni perché i pazienti possano evitare non solo il dolore, ma anche le emozioni negative e il malessere fisico associati alla luce».
Elisa Buson
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