
Il mal di testa da caldo colpisce molte persone durante la stagione estiva. Praticamente tutti possiamo vivere la classica cefalea, indipendentemente dall’età e dal sesso. Si tratta di un disturbo diverso dall’emicrania che si può sperimentare durante le altre stagioni. Questo mal di testa è causato principalmente dall’afa, ma anche dall’essersi esposti a lungo ai raggi del sole, come ad esempio dopo una giornata ad abbronzarsi. Qui puoi trovare consigli utili per affrontare temperature così alte.
Il mal di testa da caldo quindi non è provocato da fattori ormonali o patologici come avviene in genere durante l’anno. Questa cefalea si chiama mal di testa solare. Il sintomo tipico è un dolore che si origina nell’area degli occhi per raggiungere le tempie e poi tutta la testa. Ci possono essere anche nausea e vomito, che possono perdurare anche svariati giorni.
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Mal di testa da caldo: il ruolo del bagliore del sole
Molto spesso una delle cause principali di questa cefalea estiva è proprio l’intensità della luce. Gli occhi sono sottoposti a un forte stress. Ecco perché è molto importante dotarsi di occhiali da sole di buona qualità, a maggior ragione se si hanno occhi chiari.
I medici in questo caso parlano di fotofobia. Quando l’intensità della luce è troppo forte si attivano le cellule oculari sensibili alla luce del sole. Neurotrasmettitori comunicano al cervello un pericolo. Il cervello reagisce provocando un forte dolore, in modo da costringere chi soffre di questo dolore di spostarsi da una luce così forte e mettersi al riparo.
Mal di testa da caldo: il ruolo della disidratazione
Le cefalee possono essere causate da disidratazione tutto l’anno. Naturalmente con le alte temperature questo rischio aumenta. Il sudore è un compagno costante di questa stagione. La perdita di liquidi e di sali minerali è particolarmente intensa. In questo caso il sintomo principale, specie tra gli adulti, è una forte sete, stanchezza importante, ma anche capogiri e vertigini. Uno dei campanelli d’allarme è l’urina scura.