La pleurite è un processo infiammatorio a carico dei due foglietti pleurici costituiti da una membrana sierosa che riveste il polmone (pleura viscerale) e la superficie interna della parete toracica (pleura parietale). Per curare la pleurite sono necessari antibiotici e tanto riposo.
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Le cause
Può essere virale o batterica e spesso è associata a una polmonite o può rappresentare la complicanza di una virosi influenzale. L’origine può essere anche tubercolare, provocata dai micobatteri della tubercolosi. A causa dell’infezione si genera un liquido, l’essudato infiammatorio, che si versa nella cavità pleurica e può provocare lo schiacciamento del polmone.
I sintomi
Nella fase acuta si manifesta con febbre (spesso poche linee), tosse secca e dolore toracico, soprattutto durante la respirazione, con conseguente difficoltà di respiro (dispnea). Nel caso in cui la pleurite si associata all’accumulo di fluidi nel torace possono insorgere ulteriori disturbi: la pelle può diventare bluastra, il respiro farsi sempre più affannoso e rapido e la tosse più insistente. Grazie a questi sintomi è facilmente distinguibile dalla polmonite o dalla broncopolmonite: scopri in questo articolo le differenze.
La cura
È di tipo antibiotico e spesso viene legata a farmaci antinfiammatori o a cortisonici. La terapia si protrae per circa dieci giorni e dopo un paio di settimane i sintomi tendono a sparire.
L’essudato si riassorbe il più delle volte spontaneamente, in caso contrario si procede con una toracentesi evacuativa per aspirare il liquido ed effettuare analisi microbiologiche. È importante la convalescenza, dal momento che le ricadute possono essere frequenti.
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