In questo articolo
Filtri chimici e schermi fisici:
di cosa si tratta
Forse avrete sentito parlare di creme solari realizzate con filtri chimici o schermi fisici, senza però sapere effettivamente quale sia la differenza tra queste due diverse strategie di protezione dai raggi ultravioletti. Nella gallery, Gianluca Angioletti, chimico farmaceutico ed esperto di cosmetici eco-bio, fa un po’ di chiarezza sull’argomento e fornisce tutte le indicazioni per guidare nell’acquisto del prodotto giusto.
Filtri chimici
«I filtri chimici, che sono molecole create in laboratorio e che assorbono le radiazioni UV, sono quelli maggiormente utilizzati nella realizzazione dei prodotti solari perché costano relativamente poco. Le creme con filtri chimici hanno il vantaggio di risultare trasparenti sulla pelle ma, di contro, hanno una capacità filtrante che si esaurisce abbastanza velocemente. Ciò impone al consumatore frequenti ri-applicazioni di prodotto, per garantire livelli di protezione ottimali» spiega Angioletti.
Schermi fisici
«Gli schermi fisici, che contengono sostanze naturali come l’ossido di zinco o il biossido di titanio, sono in grado di riflettere i raggi ultravioletti. Le radiazioni, quindi, non vengono assorbite dalla pelle, come avviene per i filtri chimici, ma sono completamente respinte. Lo svantaggio delle creme solari con schermi fisici, però, è che sono più difficili da spalmare e lasciano quindi una patina bianca antiestetica sulla pelle» continua l’esperto eco-bio.
Creme solari del supermercato:
cosa contengono
Ma le creme solari che abitualmente acquistiamo al supermercato cosa contengono? «Sugli scaffali della grande distribuzione troviamo quasi sempre prodotti realizzati con filtri chimici perché sono più economici e facili da spalmare. Gli schermi fisici, invece, vengono adottati in linee dermatologiche, di alta profumeria o nei solari biologici certificati che non consentono l’utilizzo di filtri chimici» spiega Angioletti.
Solari: come facciamo a sapere
cosa contengono
«Difficilmente i produttori indicano in etichetta la dicitura “filtri chimici”, perché si tratta di un’espressione davvero poco persuasiva. Al contrario, chi mette in commercio prodotti realizzati con schermi fisici lo sottolinea in maniera esplicita» ammette il dottor Angioletti. Ma allora come facciamo a sapere cosa contiene la crema solare che acquistiamo? «In questi casi dobbiamo affidarci all’elenco degli ingredienti, che ci raccontano molto di un prodotto. In particolare, quando troviamo Benzophenone – 3, Octocrylene e PEG 25 PABA, significa che siamo di fronte a un filtro chimico. Quando, invece, leggiamo Titanium Dioxide o Zinc Oxide, stiamo per acquistare uno schermo fisico».
Chiara Caretoni
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