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Creme solari: 10 falsi miti da sfatare

Dal non utilizzarle quando è nuvolo, al credere che non scadano mai, i luoghi comuni su questi prodotti sono tanti. Scoprili per non commettere errori e proteggere nel modo giusto la tua pelle

Alla prima insorgenza di tintarella, alcuni smettono di usare le creme solari, altri le lasciano nella borsa se il cielo è nuvoloso, altri ancora utilizzano quelle dell’anno precedente perché “tanto non scadono”. Sono questi, e molti altri, i falsi miti che ruotano intorno ai prodotti di protezione solare, che ogni estate bisogna acquistare prima di recarsi in spiaggia per non danneggiare la pelle e ottenere una sana abbronzatura. Ecco, dunque, i luoghi comuni sulle creme solari.

Le creme solari non sono sempre necessarie

Pensate che le creme solari siano inutili quando nel cielo ci sono le nuvole? Vi sbagliate. Anche quando è nuvoloso, o addirittura coperto, i raggi ultravioletti raggiungono comunque la superficie terrestre e la nostra pelle. Quindi, anche in queste situazioni meteorologiche, usate una crema che contenga filtri anti UVA (i più energetici) e UVB (i più dannosi per la pelle).

Gruppo San Donato

Ostacolano l’assorbimento della vitamina D

Sì, è vero, le creme solari ostacolano l’assorbimento della vitamina D, ma d’estate bastano 15-30 minuti di sole ogni giorno per fare il pieno di questa sostanza. Questo significa che non bisogna rinunciare all’utilizzo delle creme, ma ricordarsi di uscire all’aria aperta – meglio di mattina o nel tardo pomeriggio – una volta al giorno senza protezione per fare il pieno di vitamina.

Le creme solari sono tutte uguali

Sbagliato. Le creme solari che applichiamo sulla pelle sono realizzati con filtri chimici o con schermi fisici. Le creme a base di ossido di zinco o biossido di titanio, ad esempio, schermano fisicamente i raggi del sole e sono più efficaci rispetto a quelle a base di bloccanti chimici, come l’avobenzone.

Se ho la pelle scura, non mi serve

Sicuramente chi ha un fototipo 5 o 6 ha la cute più protetta dalle radiazioni del sole grazie all’alto contenuto di melanina nella pelle e non si scotta (quasi) mai. Tuttavia, i raggi UVA, anche se si è scuri, favoriscono l’invecchiamento della pelle.

La pelle è già protetta dalle lampade

Molti credono che per preparare la pelle all’esposizione solare sia necessario sottoporsi a lampade e docce solari. In realtà, questa considerazione non ha alcuna valenza scientifica, anzi. Venti minuti di esposizione ai raggi della lampada equivalgono a 200/300 minuti sotto al sole naturale del mese di agosto e ciò comporta esattamente gli stessi gravi rischi. Leggi anche: Le lampade abbronzanti fanno male?

Se metto le creme solari, non mi abbronzo

Non temete: l’abbronzatura arriverà più lentamente, ma arriverà, perché una parte dei raggi del sole raggiunge comunque la pelle, che inizierà a produrre melanina. Con le creme solari, però, avrete il vantaggio di ottenere un’abbronzatura sana e non correrete il rischio di ustionarvi e, nel lungo termine, di sviluppare melanomi (ecco le regole d’oro della prevenzione).

Possono causare problemi di salute

Si è parlato spesso di alcuni filtri UV che possono arrecare danni alla nostra salute, tra cui l’oxybenzone (benzophenone-3 or BP-3). Uno studio dell’Università di Copenhagen e del Copenhagen University Hospital ha dimostrato che questo e altri filtri possono interferire con la funzionalità degli spermatozoi, ma altre ricerche scientifiche rassicurano sostenendo che i livelli di esposizione dannosi sono irraggiungibili usando la protezione tutti i giorni. Creme solari: evita questi ingredienti

Basta mettere un po’ di crema una volta al giorno

A causa della luce, la maggior parte delle creme solari perde efficacia dopo mezz’ora. Cerca di riapplicarla nelle giuste dosi ogni 2-3 ore.

Se entro in acqua, le creme solari resistono

In vendita ci sono molti prodotti per la protezione solare con la dicitura “resistente all’acqua”. In realtà, nessuna crema è impermeabile al 100%, per questo è sempre meglio riapplicarla dopo aver fatto il bagno.

Non scadono mai

Come tutti i prodotti cosmetici, anche le creme solari scadono. I loro ingredienti, infatti, possono rovinarsi nel tempo e lasciare la pelle non protetta se utilizzati sotto il sole. Ecco come interpretare la scadenza di questi prodotti dall’etichetta.

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