Un team di ricerca dell’Università di Sheffield ha messo a punto una nuova strategia per accelerare la guarigione di ulcere e ferite croniche sulla pelle, come quelle di cui soffrono i diabetici, in modo indolore e con zero effetti collaterali: l’applicazione di ultrasuoni stimola le cellule epiteliali a favorire la cicatrizzazione, riducendo di un terzo il tempo di recupero.
I primi risultati, pubblicati sulla rivista Journal of Investigative Dermatology, sono stati ottenuti utilizzando una comune attrezzatura per l’ecografia a ultrasuoni che monitora la gravidanza. Con la vibrazione, che si diffonde sottopelle appoggiando la testina in vicinanza della ferita, le cellule epiteliali ricevono la ‘sveglia’ e così velocizzano il processo fisiologico di cicatrizzazione. Proprio «perchè si limita ad accelerarlo questo trattamento non ha rischio di effetti collaterali spesso associati ai trattamenti farmacologici», spiegano i ricercatori.
Al momento la tecnica è stata sperimentata su topi diabetici, dimostrandosi efficace e promettente. Secondo i ricercatori britannici, che ora proseguiranno negli studi e ipotizzano un uso routinario del trattamento a ultrasuoni per le ulcere entro i prossimi 3-4 anni, i maggiori a beneficiare di questa terapia indolore sono proprio le persone con diabete: un diabetico su quattro soffre di ulcere, in particolare sui piedi (il cosidetto piede diabetico) a causa di una riduzione della circolazione e sensibilità periferiche. Con le vibrazioni acustiche degli ultrasuoni a bassa frequenza, già in uso in riabilitazione per condizioni dolorose come nevralgie o epicondiliti, è possibile invece limitare il rischio che le ulcerazioni si infettino e sembra efficace anche nella prevenzione di nuove ferite ed escoriazioni.