Un forte dimagrimento porta ad avere molta pelle in eccesso. Perdere peso è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone in forte sovrappeso. Chi soffre di obesità deve liberarsi di molti chili. Spesso l’unica soluzione in questi casi è la chirurgia bariatrica. Una delle conseguenze importanti di un forte dimagrimento sta nel fatto che ci si trova ad avere una quantità di pelle tale da rendere difficile il normale svolgimento della vita quotidiana. “È un vero paradosso. Da una parte con il dimagrimento migliorano le condizioni cardiovascolari, la funzionalità respiratoria, il paziente torna a muoversi. Dall’altra parte a causa dello svuotamento tutto è complicato”. Il Professor Pietro Lorenzetti è specializzato in Chirurgia Plastica post dimagrimento e interviene nei casi di perdite di peso importanti anche a seguito di interventi di chirurgia bariatrica.
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Pelle in eccesso: eliminarla è l’unico modo per tornare a una vita normale
“Da qui l’esigenza di un intervento chirurgico per eliminare questa pelle e svoltare definitivamente vita. Con l’operazione di ristrutturazione del corpo da parte del chirurgo estetico ci si possono davvero godere i progressi ottenuti con il dimagrimento”, spiega l’esperto.
Quanto tempo occorre attendere prima di potersi sottoporre all’intervento?
“Bisogna attendere sei mesi, dal raggiungimento del peso desiderato. Il risultato è stabile a meno che non ci siano cambiamenti significativi nel peso”.
Quali interventi sono i più praticati dopo un forte dimagrimento?
“Fino a che si perdono 10-15 chili si possono avere dei problemi localizzati. Quando se ne perdono oltre 30, si hanno problemi su tutto il corpo. Gli interventi che generalmente tutti i pazienti richiedono sono gli stessi:
- addominoplastica o lifting circonferenziale, che tratta l’addome, la porzione posteriore e quella laterale,
- lifting all’interno cosce,
- lifting alle braccia,
- mastospessi per la donna, ginecomastia per l’uomo.
- A volte lifting facciale.
Si tratta di un intervento o di più interventi?
“Dipende dalle condizioni di salute generale del paziente. Si può fare anche con un solo intervento. Quando l’organismo lo permette, si fanno più interventi insieme. A volte uno, altre due, tre, quattro, cinque operazioni contemporaneamente. Si tratta di un approccio all’avanguardia che si rivela essere particolarmente importante e di supporto anche sotto il profilo psicologico dei pazienti nel loro percorso di ‘cambio vita’. I problemi a cui dobbiamo stare attenti sono quelli legati all’insufficienza cardiaca, disturbi respiratorio o diabete scompensato. In pratica le stesse condizioni che impediscono le operazioni di elezione e non salva vita”.
L’intervento è riconosciuto dal Servizio Sanitario Nazionale? Dopo quanto tempo si può tornare alla vita normale?
“Per i grandi obesi in alcune strutture c’è la possibilità di fare questo intervento con il ssn, ma nella maggior parte dei casi ci si deve pagare l”operazione. Il consiglio è quello di astenersi per una ventina di giorni dal proprio lavoro e per quaranta dall’attività fisica. Naturalmente anche in questo caso ogni paziente ha comunque reazioni ed esigenze diverse”.
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