Salute

Parkinson: è attiva la teleassistenza gratuita per i malati

ParkinsonCare è il servizio di teleassistenza messo a disposizione per i pazienti e i loro familiari in piena emergenza Coronavirus. In occasione della giornata mondiale sono stati resi noti i primi risultati dell'iniziativa, attiva fino al 12 giugno

Anche in piena emergenza sanitaria da Coronavirus i malati di Parkinson non sono soli. La Confederazione Parkinson Italia Onlus e la giovane start up Careapt hanno infatti dato vita a ParkinsonCare. Si tratta di un servizio gratuito di teleassistenza, attivo dal 12 marzo al 12 giugno, dedicato ai pazienti, ai loro familiari e ai caregiver che necessitano di supporto informativo e infermieristico.

ParkinsonCare: come funziona la teleassistenza per i malati di Parkinson

Il servizio è accessibile contattando il numero 02.2107.9997, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18, o inviando una mail all’indirizzo info@parkinsoncare.com. ParkinsonCare supporta le persone malate affiancandole nella gestione infermieristica dei sintomi e vigilando sull’aderenza alla terapia. Inoltre fornisce ai loro medici curanti un monitoraggio regolare delle loro condizioni cliniche e un servizio di allerta per l’attivazione degli interventi medici necessari.

Gruppo San Donato

Immobilità forzata e isolamento sociale influiscono sui sintomi del Parkinson

In occasione della giornata mondiale del Parkinson, che si celebra l’11 aprile, ParkinsonCare rende noti i primi risultati di questo prezioso servizio, attivo già da qualche settimana. Finora si sono registrati ben 908 interventi di supporto, di cui 631 in teleassistenza infermieristica. Dai dati raccolti durante le telefonate è emerso che le misure cautelative varate con il decreto del 9 marzo 2020 hanno avuto un impatto sulla salute dei malati di Parkinson. Il distanziamento sociale e il divieto di uscire di casa hanno avuto ripercussioni sulla loro sintomatologia. Tra le problematiche motorie più ricorrenti, riportate dal 43% dei pazienti durante i colloqui telefonici, ci sono la rigidità, il freezing e i blocchi muscolari. Talvolta questi disturbi sono accompagnati, nel 50% dei casi, da ansia, depressione e stipsi. Dati, questi, che confermano come l’immobilità forzata e l’isolamento sociale rappresentino un fattore di deterioramento della malattia.

Con la teleassistenza i malati di Parkinson non sono soli

Nel 74% dei casi le problematiche di questi pazienti sono state gestite con un intervento infermieristico a distanza, educazione terapeutica e supporto all’aderenza alla terapia. Nel 26% dei casi, invece, si è reso necessario il consulto con neurologi, medici di base, fisioterapisti e le altre figure professionali accessibili tramite la rete dei partner dell’iniziativa. «In poche settimane abbiamo realizzato un’alleanza che coinvolge imprese, istituzioni, associazioni e nuovi partner, per occuparci a tutto tondo delle esigenze dei malati cronici» interviene Giangi Milesi, Presidente Confederazione Parkinson Italia Onlus. «Non possiamo dimenticarci infatti che, mentre negli ospedali si combatte il Coronavirus, ci sono milioni di pazienti anziani con malattie croniche, isolati da settimane e senza accesso ad ambulatori e ospedali. Per questo è necessario fare rete e usare la tecnologia per abilitare il coordinamento di tutti i professionisti e annullare le distanze» conclude Orientina Di Giovanni, General Manager della start up Careapt.

Giangi Milesi, Presidente Confederazione Parkinson Italia Onlus

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