Meno della metà dei genitori italiani – esattamente il 47,2% – sa che il Papillomavirus umano può causare tumori anche negli uomini. Il 36,6% è addirittura convinto che colpisco solo il mondo femminile.
La conoscenza è decisamente migliore per quanto riguarda le conseguenze sulle donne: in questo caso la percentuale di genitori che sa che l’HPV è responsabile del tumore al collo dell’utero quasi raddoppia, arrivando fino all’87,4 per cento. Appena una mamma su tre è invece consapevole che l’HPV può provocare i condilomi genitali.
Questi i dati del nuovo rapporto che il Censis ha realizzato con il contributo non condizionante di MSD Italia sui livelli di conoscenza, le fonti di informazione e gli atteggiamenti dei genitori italiani sul Papillomavirus e sulla vaccinazione anti-HPV a sei anni di distanza dal precedente studio.
Come si informano le famiglie italiane
Il 44,2% dei genitori si è informato sull’HPV attraverso i media tradizionali – quindi radio, tv e giornali – mentre il 39,1% ha scelto di parlarne con il medico. Se il 30,7% ha trovato informazioni sul web, il 26,2% per mezzo della rete familiare e degli amici, mentre il 21,8% attraverso il servizio dei vaccini delle Asl.
Vaccino HPV e informazione
Per quanto riguarda la vaccinazione resta il medico la principale fonte d’informazione (4 italiani su dieci si rivolgono a lui), seguito dai media tradizionali (33,8%), il servizio vaccinale (30,8%), la rete familiare e degli amici (19,9%) e infine il web (16,6%).
HPV e informazione: cresce sempre di più il ruolo di internet
L’informazione su internet acquisisce nel tempo un peso crescente: passa dal 7,5% al 29,9% per l’informazione sull’HPV e dal 5,2% al 16,6% per la vaccinazione.
Giudizio negativo sulle informazioni disponibili
Il giudizio nei confronti dell’informazione disponibile sul Papillomavirus e la vaccinazione non è positivo. Quasi la metà dei genitori ritiene che le informazioni che circolano sono poche e poco chiare (48,9%), mentre il 32,5% pensa che ci siano molte informazioni ma confuse e contraddittorie.
Sì al vaccino perché previene il cancro
Quasi tre genitori su quattro sanno che è disponibile il vaccino contro l’HPV e, tra questi, il 40% sa che si tratta di una vaccinazione indicata sia per le figlie femmine, sia per i figli maschi di dodici anni. Le figlie femmine vaccinate risultano essere il 56,6%, i figli maschi appena il 7,3% (un dato coerente con l’offerta vaccinale disponibile al tempo dell’indagine in sole nove regioni, ora estesa anche ai maschi in tutte le regioni italiane con il nuovo Piano vaccini).
Chi ha paura dei vaccini frena anche l’anti-HPV
L’atteggiamento nei confronti della vaccinazione contro l’HPV risente del clima poco favorevole nei confronti dei vaccini. Il 34,4% delle mamme di femmine sostiene che la vaccinazione le sia stata espressamente sconsigliata, in alcuni casi persino dagli stessi professionisti della sanità. La quota è aumentata rispetto al 2011, quando era ferma al 25,6%.
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