Tutti i portatori di pacemaker e defibrillatori lo sanno: meglio non indugiare troppo alla cassa dei supermercati e all’ingresso dei negozi, perché il campo magnetico generato dai sistemi antitaccheggio rischia di interferire con i dispositivi cardiaci impiantabili. Ma cosa fare quando il pericolo è invisibile, nascosto dietro a cartelloni pubblicitari o perfino nel pavimento?
Se lo sono chiesto i ricercatori californiani del Greatbatch Medical di Santa Clarita, che in collaborazione con il Georgia Tech Research Institute di Atlanta hanno messo alla prova i dispositivi cardiaci di cinque aziende facendoli rimanere vicini a diversi tipi di sistemi antifurto, proprio come accadrebbe se il paziente portatore si sedesse o indugiasse inconsapevolmente nei loro paraggi. I risultati, presentati al congresso mondiale CARDIOSTIM – EHRA EUROPACE 2016 di Nizza, non sono particolarmente rassicuranti: quasi tutti i pacemaker e defibrillatori hanno avuto problemi, come ad esempio un blocco prolungato o l’emissione inappropriata delle scosse terapeutiche che dovrebbero ripristinare l’attività cardiaca con interventi salva-vita.
Le colonnine antitaccheggio sono risultate particolarmente pericolose per i dispositivi cardiaci con la configurazione monopolare degli elettrodi, mentre creano meno problemi per quelli configurati in modalità bipolare. I sistemi antifurto installati nelle porte sembrano essere innocui, mentre quelli nascosti sotto il pavimento interferiscono quando disposti con particolari inclinazioni.
«I sistemi elettronici antitaccheggio fanno parte della nostra vita quotidiana: soltanto le colonnine installate nelmondo sono più di 800 mila», ricorda il coordinatore dello studio, Robert Stevenson. «I pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili «possono stare tranquilli se passano vicino a questi sistemi con un’andatura costante», rassicura, ma il problema sorge quando questi antifurti «sono coperti da cartelloni pubblicitari o nascosti nei pavimenti vicino a sedie e poltroncine: in questi casi possono rappresentare una seria minaccia e per questo dovrebbero essere resi ben visibili e segnalati».
di Elisa Buson
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Battiti irregolari: cosa fare quando il cuore perde il ritmo
4 milioni di impianti nel mondo in 50 anni di pacemaker. E oggi diventa…
Pacemaker: e se si potesse ‘provare’ prima dell’intervento?