L’unica cosa certa finora della variante Omicron è che sia decisamente più contagiosa della Delta. Le ipotesi sono due: infetta di più perché sfugge agli anticorpi naturali o per le sue numerose mutazioni. Il fatto che sia più contagiosa è comunque un problema, anche se dovesse essere meno severa rispetto alle mutazioni precedenti. È sufficiente guardare alla Gran Bretagna e alla rapida moltiplicazione dei numeri per farsene una ragione. Se aumentano i casi, cresce anche il numero di persone che ha bisogno di essere ricoverato. Proprio oggi l’Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera all’uso di una pillola che è efficace anche contro questa variante.
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Omicron si replica soprattutto nei bronchi
Ora arriva uno studio dall’Università di Hong Kong che potrebbe spiegare meglio questa variante. Diciamo subito che questo lavoro deve essere ancora revisionato da esperti indipendenti. Inoltre gli esperimenti sono stati fatti solo in laboratorio. I risultati di questa ricerca sostengono che Omicron riesca a moltiplicarsi 70 volte più velocemente all’interno dei bronchi rispetto alla variante Delta. Dopo due giorni dal contagio raggiunge subito livelli di concentrazione virale molto alti.
Ecco perché potrebbe essere meno grave
La buona notizia è che si replica meno nel tessuto polmonare. È 10 volte meno veloce rispetto alla Delta o alla Beta. Questo suggerirebbe che Omicron abbia un impatto meno grave, anche se bisogna aspettare dati certi, come quelli che arrivano dagli ospedali.
Sembrerebbe che per essere efficiente contro questa variante serva la dose booster, il richiamo per intenderci. Dovrebbe proteggere soprattutto dai casi gravi.
Omicron: i dati che arrivano dal Sud Africa
Uno studio sudafricano con dati che arrivano dagli ospedali ha invece dimostrato che comunque le due dosi di vaccino Pfizer hanno ridotto i ricoveri in ospedale del 70%, rispetto a chi non è vaccinato. Le reinfezioni sono maggiori, ma i vaccini sono protettivi. Il Sud Africa è però un Paese profondamente diverso dal nostro, con bassissime livelli di protezione vaccinali, quindi è difficile fare un paragone.