Olio di ricino per dimagrire? I gastroenterologi e i nutrizionisti contro la nuova tendenza lanciata da molti influencer su TikTok e diventata virale con oltre 100 milioni di visualizzazioni.
I video mostrano ragazze che assumono olio di ricino, sostenendo che bruci i grassi e addirittura prevenga alcuni tipi di tumori. Tralasciando la questione tumori, perché è un’evidente fake news, ci soffermiamo sui presunti effetti dimagranti. Confermati invece i benefici per unghie, capelli, ciglia e barba.
In questo articolo
Olio di ricino per dimagrire: attenzione a crampi e diarrea
Gli esperti sostengono che consumare olio di ricino, che si chiama anche olio di castoro, può causare importanti problemi gastrointestinali. Il sintomo più comune è rappresentato da violente scariche di diarrea anche a piccole dosi.
Se la quantità ingerita è maggiore, si alzano anche i rischi di crampi addominali, disidratazione dovuta allo squilibrio degli elettroliti, nausea e vomito. In più avvisano che gli eventuali chili persi sono solo dovuti alla diarrea. Appena si riprende a mangiare il peso perso tornerà velocemente.
Come agisce sulla mucosa dell’intestino?
L’olio di ricino viene usato da anni nella medicina alternativa come un lassativo naturale per curare la stipsi. I ricercatori hanno scoperto che il principale grasso di questo olio è il ricinoleico che si lega ai recettori delle cellule muscolari del colon. Quando questi recettori lo assorbono, provoca la contrazione dei muscoli. Il movimento causa la necessità di andare in bagno.
Nell’olio di ricino ci sono anche sostanze tossiche che possono indurre addirittura emorragie gastrointestinali, convulsioni e aritmie.
I lassativi aumentano il rischio di intestino pigro
Tra l’altro l’uso di purganti irritanti dà origine ad assuefazione. L’intestino non funziona più correttamente, riducendo di moltissimo la peristalsi, cioè i movimenti dell’intestino che permettono di andare in bagno. In questo modo avremo il cosiddetto “intestino pigro”.
Da tempo i medici non usano più l’olio di ricino come lassativo. Non solo per il suo sapore particolarmente sgradevole, ma perché ha un’azione purgante particolarmente violenta. Il suo utilizzo è limitato all’evacuazione prima di alcuni interventi chirurgici.
Chi non deve mai usarlo
Non deve assolutamente essere assunto da chi soffre di sindrome del colon irritabile o di malattie come ragadi, emorroidi e prolassi. Mai usarlo in gravidanza o durante l’allattamento. Attenzione, perché può modificare anche l’assimilazione di alcuni farmaci. Se state seguendo qualsiasi terapia, prima di utilizzarlo dovete assolutamente consultare il proprio medico.
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