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Nuovo farmaco contro la sclerosi multipla: come agisce
Ozanimod incide proprio sul sistema immunitario, andando a interagire con i ricettori della Sfingosina 1-Fosfato. Scendendo nel dettaglio, interessa gli isotipi, 1 e 5, che hanno un ruolo decisivo nel riparare il danno alla guaina che ricopre i neuroni.
Si tratta di una terapia orale, da assumere una sola volta al giorno, con un impatto positivo sulla capacità di aderenza alle raccomandazioni del medico. Gli studi clinici svolti hanno evidenziato che ha la capacità di rallentare il declino cognitivo, riducendo la perdita di volume della sostanza grigia. Ma c’è di più. Si è dimostrata in grado di far diminuire il numero di lesioni demielinizzanti anche a lungo termine. Gli studi clinici hanno confrontato i risultati del nuovo farmaco contro la sclerosi multipla con l’interferone, uno dei medicinali più usati contro questa malattia degenerativa.
Nuovo farmaco contro la sclerosi multipla: vent’anni di nuove terapie
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo a punto una ventina di nuovi farmaci che hanno avuto il merito di migliorare la gestione della forma di sclerosi multipla più comune, la forma recidivante-remittente, che rappresenta circa l’85% di tutti i casi della patologia. I dati indicano che la qualità di vita dei pazienti è nettamente migliorata. Fino a una trentina di anni fa ogni 10 diagnosi, circa l’80% dei casi sperimentava la disabilità. Oggi siamo sotto al 30 per cento. Un risultato reso possibile dai nuovi farmaci, da diagnosi più veloci e anche dall’istituzione di una rete di centri specializzati. L’80% dei pazienti continua a lavorare anche dopo la diagnosi con ricadute estremamente positivo su se stessi e sulla società. Ecco quali sono i sintomi della sclerosi multipla.
Quante persone sono colpite in Italia da sclerosi multipla?
Le stime parlano di 3.600 nuove diagnosi all’anno di sclerosi multipla in Italia. I casi si contano nell’ordine delle 130.000 persone. Si tratta di una delle malattie neurologiche più frequenti nei giovani adulti. A essere interessate sono in maggior numero le donne. Colpendo in giovane età, è ancora più importante che debba essere trattata velocemente in modo da permettere di avere una vita il più lontano possibilità dalla disabilità.