Con i primi caldi tornano a fare capolino anche loro: gli scarafaggi. Piccoli e lesti, con le loro zampine “da corsa”, sono sempre pronti a infilarsi in buchi e fessure alla ricerca di cibo. Oltre ad essere ospiti indesiderati di cucine, scantinati, campeggi e case di campagna, questi insetti possono rappresentare anche un pericolo per la salute, scatenando reazioni allergiche e perfino asma nelle persone a rischio.
A fare il punto della situazione è uno studio pubblicato su Allergy dai ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti, che arrivano ad etichettare gli scarafaggi come pericolose fonti di allergeni negli ambienti chiusi al pari dei più famosi acari. Il paragone è decisamente calzante, considerato che molte persone allergiche agli acari della polvere sono sensibili anche alle blatte.
Negli Usa c’è una grande attenzione al problema e da anni vengono condotti studi per cercare di capire quanto sia diffuso.
I dati indicano che l’allergia agli scarafaggi interessa il 17-41% della popolazione che vive Oltreoceano. Gli allergeni vengono rilevati addirittura nell’85% delle abitazioni dei quartieri poveri, dove il 60-80% dei bambini asmatici risulta sensibilizzato a causa della elevata presenza di allergeni di scarafaggio in ambito domestico.
Il tasso di ospedalizzazione per asma risulta 3 volte più alto tra i bambini che presentano prick test positivi per l’allergia alle blatte e che vivono in abitazioni con alti livelli di allergeni prodotti da questi insetti.
In Europa la situazione è ancora indefinita, anche se iniziano ad emergere i primi dati. In Polonia, ad esempio, un bimbo asmatico su quattro è sensibilizzato agli allergeni degli scarafaggi. In Italia esistono pochi studi, ma si stima che il problema possa interessare dal 2 al 12% circa della popolazione.
Cosa fare allora per allontanare questo pericolo dalle nostre case? Ecco qualche consiglio utile.
- Controllare che non vi siano fessure tra i tubi dell’acqua e il muro (sotto il lavello della cucina e in bagno) e sigillare con silicone.
- Chiudere ermeticamente le strutture portacavi e sigillare i passaggi di cavi elettrici.
- Sigillare con adeguato materiale le fessure e i buchi presenti nelle pareti esterne dell’abitazione.
- Fissare i battiscopa alle pareti con cemento.
- Chiudere bene i rifiuti e collocarli all’interno dei cassonetti.
- Eliminare tutte le scatole di cartone con i quali arrivano i prodotti, in particolare quelli alimentari.
- Controllare i prodotti alimentari ed in particolare i sacchetti delle patate.
- Collocare trappole per il monitoraggio degli scarafaggi negli ambienti sensibili e controllarli ogni 15 giorni.
- Se si trova anche una singola blatta, procedere con la disinfestazione.
- Distribuire insetticida in gel per scarafaggi nella dose riportata in etichetta, ripetendo il trattamento dopo 15 e 30 giorni. Eseguire il trattamento di mantenimento una volta ogni due mesi.
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