Screening gratuiti, incontri con gli esperti, dibattiti e concerti di beneficienza. Dall’8 al 14 febbraio torna la Campagna Nazionale “per il Tuo cuore” con la settimana delle Cardiologie Aperte e la “Banca del Cuore”, le due iniziative di prevenzione promosse dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e dalla Fondazione “per il Tuo cuore”.
Con l’obiettivo di sensibilizzare sui rischi per la salute cardiovascolare e diffondere la cultura della prevenzione, oltre 200 cardiologie in tutta Italia apriranno le porte ai cittadini per organizzare momenti di incontro, visite e consulenze (clicca qui per scoprire quella più vicina). L’attenzione quest’anno sarà puntata sul colesterolo, ancora troppo sottovalutato dagli italiani, come dimostrano le ricerche condotte dall’ANMCO. «Se consideriamo un campione statistico di persone della fascia di età compresa tra i 35 e i 74 anni – spiega il presidente dell’associazione, Michele Gulizia – nel quinquennio 2008-2012 il valore medio del colesterolo totale è aumentato sia negli uomini che nelle donne rispetto al periodo 1998-2002. Ciò si è riflesso sui valori medi di colesterolo “cattivo” LDL, passati da 128 a 133 per gli uomini, da 126 a 134 nelle donne. Anche la prevalenza di ipercolesterolemia totale e LDL è aumentata nei due generi».
A tutti coloro che parteciperanno alle iniziative delle “Cardiologie aperte” saranno distribuiti sette opuscoli informativi sulla prevenzione cardiovascolare, di cui tre su scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, comportamenti da seguire post-evento cardiaco.
Chi vorrà, potrà anche partecipare al progetto “La Banca del Cuore”, che punta a raccogliere l’elettrocardiogramma e la pressione arteriosa di tutti gli italiani. Le informazioni sono conservate in una “cassaforte” virtuale, sempre disponibili e consultabili grazie al “BancomHeart”, una card gratuitamente rilasciata al paziente con le credenziali individuali per potersi connettere e vedere o scaricare i propri dati clinici.
Delle 18.000 persone che hanno già aderito al progetto, ben 231 casi hanno scoperto anomalie a livello cardiovascolare che non sapevano di avere, tra cui pregressi infarti e fibrillazione atriale. Un’ulteriore dimostrazione dell’importanza di iniziative come “La Banca del Cuore” per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e delle loro possibili complicanze, come l’ictus cerebrale nel caso della fibrillazione atriale sconosciuta dal paziente.
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