È una malattia professionale che colpisce i polmoni, che diventano nerastri a causa della deposizione di particelle di carbone. Spesso si associa a silicosi (antracosilicosi). Le particelle di carbone si accumulano progressivamente negli interstizi e, trasportati dalla corrente linfatica e sanguigna, possono depositarsi anche nei linfonodi o negli organi più lontani quali la milza.
Dopo vent’anni di esposizione lavorativa all’antracite nel 50% dei casi compaiono evidenti segni radiologici di antracosi.
Quali sono le cause?
L’inalazione prolungata della polvere presente nelle miniere di carbone: le particelle di polvere di carbone vengono fagocitate dai macrofagi polmonari e si accumulano nelle pareti degli alveoli.
La continua esposizione al carbone rende cronico il processo infiammatorio, provocando una sempre più grave distruzione del tessuto polmonare fino a renderlo fibrotico.
Quali sono i sintomi?
Si presenta come una bronchite cronica, con insufficienza respiratoria ostruttiva. I minatori possono presentare tosse e difficoltà respiratoria che peggiora parallelamente al progredire della fibrosi.
Quali sono le terapie?
Non esiste una terapia efficace.
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