Quando si parla di fumo, si parla inevitabilmente anche della malattia più grave che questo vizio causa nelle persone, cioè il tumore ai polmoni. Il cancro, però, non è la sola patologia che la sigaretta può generare: il fumo attivo è causa di almeno 25 malattie e di 18 tipologie di tumore. Nonostante questo, uomini, donne e ragazzi (sempre più giovani) continuano ad accendersi le sigarette senza rendersi conto del pericolo a cui vanno incontro e a cui espongono le persone intorno a loro (conosci i danni del fumo passivo?).
La spirometria
In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco (31 maggio 2017), l’impegno della Fondazione Umberto Veronesi contro il fumo si concretizza nel progetto No Smoking Be Happy, che dal 2008 organizza attività e campagne di comunicazione per sensibilizzare la popolazione sui danni provocati dal fumo, ma anche sui benefici legati al non fumare. Quest’anno, una particolare attenzione è stata posta nei confronti della spirometria, un esame importante per la diagnosi di malattie correlate al fumo, quali l’asma bronchiale e la BPCO. Grazie al sostegno di Novartis, in Piazza della Scala a Milano è stato possibile eseguire gratuitamente la spirometria per tutta la giornata del 31 maggio.
Parola all’esperto
Nella nostra videointervista, Francesco Blasi, professore ordinario di Malattie Respiratorie presso il Dipartimento di Fisiopatologia medico-chirurgica e trapianti dell’Università degli Studi di Milano, spiega come si svolge la spirometria e quali informazioni fornisce sullo stato di salute della persona. Individuare tempestivamente malattie respiratorie croniche, infatti, permette di intervenire con piani terapeutici adeguati e, magari, di stimolare il paziente a dire addio del tutto alla sigaretta.
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