Malattie autoimmuni e cuore. Uno studio ha confermato che una ventina di malattie autoimmuni fanno alzare il rischio di sviluppare le malattie cardiache. Il meccanismo è del tutto simile a quello che succede con il diabete di tipo 2,
Già altre ricerche avevano sottolineato questo legame. Si trattava però per lo più di piccoli studi che presentavano diversi limiti. Il nuovo documento, presentato nel corso del congresso della European Society of Cardiology Conference (Esc) a Barcellona, dà invece risalto a risultati su milioni di cittadini britannici.
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Malattie autoimmuni e cuore: 19 le patologie che alzano il rischio cardiaco
Nell’elenco delle malattie autoimmuni che possono danneggiare il cuore ce ne sono alcune diffuse, come la psoriasi, l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico. La nuova ricerca sottolinea come sia quindi necessario eseguire maggiori controlli per i pazienti che hanno queste patologie. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Lancet. Lo studio ha visto la collaborazione di esperti internazionali, coordinati dalla Katholieke Universiteit Leuven.
22 milioni di persone analizzate
Il dato è particolarmente importante. Secondo gli scienziati almeno un europeo su dieci soffre di una o più malattie autoimmuni. Per raggiungere i loro obiettivi, gli studiosi hanno messo sotto la lente di ingrandimento 22.000.000 di cartelle cliniche di pazienti ricoverati nel Regno Unito. Tra questi gli esperti hanno individuato quasi 450.000 persone a cui era stata diagnosticata una delle 19 malattie autoimmuni, senza patologie cardiovascolari. Tutti i partecipanti sono stati monitorati per sei anni.
Malattie autoimmuni e cuore: il rischio cresce di 1,5 volte
Alla fine di questo lasso di tempo i ricercatori hanno scoperto che 68.413 persone tra quelle con malattie autoimmuni e 231.410 tra quelle senza, avevano sviluppato patologie cardiovascolari, come malattia cronica, infiammazione cardiaca, tromboembolie. Il rischio era in media 1,5 volte superiore e maggiore in chi soffriva di sclerosi sistemica, morbo di Addison, lupus eritematoso sistemico e diabete di tipo 1. Inoltre, nei pazienti più giovani, aumentava in base al numero di malattie autoimmuni presenti.
“L’ipotesi generale è che l’infiammazione cronica e sistemica, denominatore comune nelle malattie autoimmuni, possa innescare tutti i tipi di malattie cardiovascolari. Dobbiamo sviluppare misure di prevenzione mirate per questi pazienti e migliorare la loro consapevolezza. E studiare meglio le cause”. Nathalie Conrad è la coordinatrice dello studio.