Il mal di testa si guadagna il podio dei disturbi femminili più diffusi. A dirlo è il 70% delle donne che hanno formato il campione di un’indagine dell’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute). Seguono gonfiore e disturbi grastrointestinali (49%) e problemi causati da situazioni di eccessivo stress, come ad esempio l’insonnia e la tensione muscolare (48%).
In questo articolo
Causa e rimedio
A rendere frequente la cefalea soprattutto la comparsa della mestruazione, perché i cambiamenti ormonali favoriscono la vulnerabilità del cervello femminile e lo fanno adattare meno bene agli stimoli che favoriscono l’insorgenza del dolore (come lo stress, le condizioni meteo, eccetera). Il disturbo si può alleviare con semplici farmaci da banco come gli antinfiammatori non steroidei (FANS), ma se si esagera con il tempo può svilupparsi una resistenza agli analgesici.
Quando dire basta agli analgesici?
Le donne non devono – con un atteggiamento tipicamente femminile – rassegnarsi al dolore e andare avanti nelle loro attività quotidiane sottovalutando il disturbo. Se frequenza e intensità dell’emicrania aumentano, il consulto di uno specialista diventa necessario e consigliato. E spesso le donne ci arrivano troppo tardi, magari a 38-40 anni, quando la consapevolezza di non riuscire più a risolvere il problema è alta.
Mal di testa tensivo e pulsante
Nella videointervista l’esperta Rossella Nappi, professore Ordinario di Clinica Ostetrica e Ginecologica IRCCS Policlinico San Matteo dell’Università di Pavia, spiega la differenza tra un mal di testa tensivo e uno pulsante e quando il dolore non è più sintomo di un disturbo (ad esempio, delle mestruazioni) ma è ormai diventato una malattia cronica.
Leggi anche…
None found