
Un gesto semplice come infilarsi le mutande a piedi scalzi può invece essere carico di insidie. Potremmo favorire la comparsa della micosi inguinale, causata dal fungo Tinea corporis, comunemente noto come tigna, e si manifesta con pelle squamosa, pruriginosa e talvolta arrossata.
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Il 20% di chi ha il piede d’atleta avrà anche la micosi inguinale
Secondo uno studio l’infezione si diffonde spesso all’area genitale partendo proprio dai piedi. Questo perché la tigna del piede è incredibilmente comune: circa il 70% delle persone ne soffre almeno una volta nella vita. Di questi, circa il 20% a un certo punto, svilupperà la stessa infezione nell’area inguinale. Quando la indossiamo, la biancheria intima strofina sui piedi, entrando in contatto con le spore fungine presenti sui piedi e le trasporta fino all’inguine. La raccomandazione quindi è quella di mettere prima i calzini, che agiscono come una vera e propria barriera, evitando la diffusione dell’infezione.
Gli esperti confermano che le infezioni fungine all’inguine sono solitamente causate da una reinfezione proveniente da altre parti del corpo, come le mani o i piedi. Gli adolescenti e comunque gli uomini giovani sono i più colpiti.
Come prevenire la micosi all’inguine?
Solitamente la tigna resta contagiosa finché sulla pelle ci sono le spore fungine. Attenzione perché le spore sopravvivono anche su lenzuola, coperte e asciugamani. Solo un lavaggio accurato può eliminarle.
La comparsa del cosiddetto piede d’atleta si deve spesso all’umidità che ci crea quando si fa sport o si fanno lavori fisici importanti. Occorre sempre lavare la zona e asciugarla con grande attenzione per evitare la proliferazione dei funghi.
Una volta colpiti da questo problema non è facile liberarsene. La situazione non va sottovalutata e occorre farsi visitare da un medico. In genere si utilizzano creme antifungine, come l’idrocortisone. Se la condizione è più grave o non passa si passa agli antifungini orali, che però hanno effetti collaterali anche importanti.