Più siamo esposti all’inquinamento, più potrebbe diminuire la nostra “intelligenza”. Lo suggerisce un nuovo studio condotto in Cina e pubblicato su Pnas, che ha analizzato il legame tra l’esposizione cronica allo smog e le prestazioni cognitive delle persone.
Lo studio
Secondo i ricercatori, l’impatto negativo dell’inquinamento atmosferico aumenta con l’età e colpisce gli uomini meno istruiti. In quattro anni sono state monitorate le abilità matematiche e verbali di circa 20.000 cinesi, ma gli scienziati (della Peking University di Pechino e della Yale University americana) ritengono che i risultati dello studio possano avere una rilevanza globale, dal momento che oltre l’80% della popolazione mondiale respira livelli di inquinamento atmosferico non sicuri.
Le vittime dello smog
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dopotutto definisce lo smog come un killer invisibile. E a buona ragione: nel mondo è responsabile di una morte su sei e solo nel 2015 sono state 9 milioni le persone morte a causa delle patologie provocate dall’inquinamento.
Il metodo
I ricercatori hanno preso in considerazione i risultati di test linguistici e matematici sottoposti a 20.000 partecipanti del China Family Panel Studies in tutto il Paese tra il 2010 e il 2014. I dati sono stati comparati con i livelli di anidride solforosa e biossido di azoto nell’atmosfera.
Più a rischio chi sta tanto all’aria aperta…
Da quest’analisi è stato possibile riscontrare che la gente che vive più a lungo all’aria aperta, esposta ad alti livelli di inquinamento, riporta maggiori danni cognitivi rispetto agli altri. Questi sono più marcati nel settore linguistico rispetto a quello matematico.
… E gli uomini anziani
A livello di genere, invece, gli uomini più anziani sono quelli che patiscono maggiormente gli effetti dell’inquinamento, probabilmente perché svolgono spesso lavori manuali all’aperto. L’inquinamento, più in generale e sempre secondo lo studio, può aumentare anche il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e altre forme di demenza.
Come?
L’ipotesi è che gli agenti inquinanti influenzino direttamente la chimica del cervello. Ad esempio, trasportando tossine attraverso piccoli passaggi per entrare direttamente nell’apparato neuronale. Secondo gli scienziati, alcuni inquinanti possono anche avere un impatto psicologico, aumentando il rischio di depressione. Dopotutto, un precedente studio aveva dimostrato che lo smog ci rende più stressati.
Conseguenze a livello sociale
Secondo gli scienziati, che hanno riflettuto sulle conseguenze sociali del legame tra smog e declino cognitivo, il fatto che l’inquinamento abbia più effetti negativi sulle persone anziane è preoccupante perché spesso questa fascia della popolazione deve prendere decisioni finanziare piuttosto importanti.
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